Ci fanno ridere oggi per farci piangere domani
In queste settimane di brutte notizie a livello regionale, nazionale e mondiale, tra guerre, siccità e crisi energetica, lo spettacolo delle scelte dei vari partiti e movimenti per individuare i candidati alle prossime elezioni hanno dato vita ad alti momenti di comicità.
Fatta eccezione per alcune liste, le altre - non a caso le più quotate - hanno dimostrato di essere più interessate alle loro commedie che al futuro del popolo valdostano. Parliamo dell'atteggiamento di uno degli esclusi in stile Oliver Twist che piangendo chiede alla nobiltà dei politici a lui vicino di essere candidato perché lui è più bravo, più buono e più bello. Anzi, il più bello. Poi la conferenza stampa "mutilata" per l'assenza di una delle componente portanti della coalizione che si stava presentando. Vi risparmio altri esempi di varia umanità destinati a farci capire cosa potrà accadere dopo le politiche del 25 settembre in consiglio regionale.
Molto probabilmente il vero vincitore di questa competizione elettorale sarà l'astensionismo. La classe politica locale non riesce a capire, o forse non vuole capire, che gli elettori hanno raggiunto un tale livello di avversione verso determinati personaggi che vedono nel disertare le urne rimane l'unica scelta logica da fare. Io andrò a votare ma, credetemi, solo per rispetto a questo diritto nato dal sacrificio dei nostri padri e nonni.
E se in Valle d'Aosta ci fanno ridere, in Italia la situazione è fantozziana.
Noi di Aostaoggi.it seguiremo per voi questa campagna elettorale e in live streaming i risultati del 25 settembre. Sorrideremo insieme alle ripetitive promesse elettorali dove la parole "nuovo", "lavoro" e "meno tasse" come un disco rotto ci verranno propinate.
Una domanda mi permetto di farla a questi signori della politica valdostana: l'Autonomia della Valle d'Aosta e la dignità del suo popolo quando torneranno a far parte dei vostri pensieri?
Marco Camilli