La Diocesi di Aosta si prepara all'accorpamento delle parrocchie

L'intenzione è creare 32 unità parrocchiali sul territorio valdostano. Il vescovo: «cambiare per assicurare la vitalità delle nostre comunità»

 

vescovo Lovignana

La diocesi di Aosta è quasi pronta per trasformare in realtà i progetti di riorganizzazione delle parrocchie della Valle d'Aosta. I dettagli li ha forniti il vescovo mons. Franco Lovignana nel presentare gli orientamenti dell'anno pastorale 2022-2023.

Sul territorio valdostano di parrocchie ce ne sono 93: tante, troppe da gestire per una realtà che vive da tempo una costante diminuzione della partecipazione alla vita religiosa della comunità e la mancanza di sacerdoti. Nei prossimi mesi queste 93 parrocchie saranno accorpate per diventare 32 unità parrocchiali, ciascuna delle quali con un'organizzazione pastorale unitaria in ambito liturgico, di catechesi e di Caritas e un solo consiglio parrocchiale.

I prossimi passaggi per la riorganizzazione delle parrocchie sono, in autunno, l'esame della proposta della diocesi aostana dalle comunità del territorio (sacerdoti, componenti del consiglio pastorale diocesano, consigli e assemblee parrocchiali) e, in ultimo, la costituzione dei nuovi insiemi sovra-parrocchiali con decreto del vescovo.

«Non bisogna aver paura della riorganizzazione anche se c'è qualcuno che è rimasto un po' sconcertato e preoccupato», ha commentato mons. Lovignana. «Si cambia per assicurare la vitalità che molte nostre comunità stanno perdendo a causa della progressiva erosione della fede e della partecipazione. Oggi non si può essere cristiani da soli, occorre costruire una rete».

 


C.R.

 

 

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