Al via la nuova campagna dei carabinieri contro la violenza di genere

In farmacie, scuole e luoghi pubblici arriva il Violenzametro per diffondere consapevolezza e aiutare chi è vittima di un partner violento

 

ViolenzaMetro

Arriva anche in Valle d'Aosta la campagna di prevenzione dei Carabinieri contro la violenza di genere: materiale informativo - una locandina e un segnalibro - da distribuire nei luoghi pubblici del territorio come consultori, farmacie, scuole e pronto soccorso per incoraggiare chi subisce violenze dal partner a denunciare.

Al cuore della campagna c'è il "Violenzametro" frutto di un lavoro di studio sulle segnalazioni in tema di violenza di genere compiuto dal reparto di analisi criminologica dell'Arma. L'obiettivo è diffondere la consapevolezza e indicare gli elementi che rendono "tossica" una relazione sin dai primi campanelli di allarme. «Alcuni fatti possono capitare in ogni relazione», spiega il comandante Tenente Colonnello Giovanni Cuccurullo, nel presentare la campagna di prevenzione. Bugie, inganni. Poi però ci sono indicatori che devono far salire il livello di allerta, comportamenti che indicano mancanza di rispetto, volontà di controllo e quindi minacce, ricatti anche psicologici che possono sfociare in soprusi ancora peggiori e violenze. «Non è sempre amore», ricorda il comandante Cuccurullo. 

La campagna di prevenzione indica anche come possono farsi aiutare le donne che subiscono violenza. Ci sono professionisti, il numero 1522 di pubblica utilità e le forze dell'ordine. «Esiste una rete di supporto» dice il comandante dei Carabinieri, strutture e persone che collaborano per garantire una via di uscita sicura dalle spirali di violenza fisiche, psicologiche ed anche economiche. 

«Certo, le risorse non sono infinite, ma gli strumenti ci sono», afferma Cuccurullo. Qualche progetto per ora stenta a decollare, come il percorso di recupero per i partner violenti che ancora non è realtà, ma altri sono ormai consolidati: la collaborazione con la Regione per trovare uno sbocco lavorativo alle donne economicamente dipendenti dal partner per fare un esempio, o i corsi di formazione specifici attivati dall'Arma per dare il giusto supporto a chi denuncia abusi e maltrattamenti o ancora il confronto con il Centro antiviolenza di Aosta. Quest'anno la struttura ha già seguito una decina di donne, lo scorso anno erano circa sessanta. Tra loro ci sono anche molte giovani. Sono dati in aumento rispetto al passato, che possono essere letti in un aumento del numero di donne provenienti da diverse estrazioni sociali e culturali che decidono di sottrarsi alle violenze e di rifarsi una vita imparando prima di tutto ad amare e rispettare sé stesse.

Conferenza stampa

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075