«Le famiglie inizino ad apprezzare chi ha deciso di non sfruttare più gli animali»
«Noi, associazioni di protezione animali e ambientali, vorremmo non dover più vedere spettacoli itineranti con animali: auspichiamo che le famiglie italiane inizino ad apprezzare maggiormente chi ha deciso di non sfruttare più gli animali, orientando su questi ultimi artisti le proprie preferenze». Lo scrivono in un comunicato Legambiente, Anpav e Avapa a proposito del circo con animali aperto alla Croix Noire.
«Ed eccoci - si legge nella nota - di nuovo alle prese con gli animali "esotici" che, a pochi metri dai cani e gatti del Canile/ Gattile regionale, sono "parcheggiati" sul piazzale antistante l'arena della Croix Noire, sognando spazi lontani dove dovrebbero condurre la loro esistenza. Un ippopotamo, un bufalo, cammelli e "grandi felini", oltre a cavalli e animali da cortile: tutti sul cemento con un po' di paglia e sabbia. 50 paesi nel mondo hanno già vietato i circhi con gli animali di cui 23 stati della UE. E l’Italia che fa? Noi siamo purtroppo rimasti indietro». Esiste dal 2022 una legge delega di cui mancano i decreti attuativi. Dovevano essere approvati entro febbraio dello scorso anno e invece, con il decreto Milleproroghe, potranno essere approvati entro agosto 2024.
«Quest'anno la presenza di questo circo e la constatazione che ancora tante famiglie portano i bambini a vedere animali imprigionati e costretti ad esibirsi stride decisamente con quanto avviene negli altri paesi UE - proseguono Legambiente, Anpav e Avapa - dove questi spettacoli con animali sono vietati e soprattutto stride con quanto proposto pochi giorni prima, sullo stesso piazzale, da un Circo che da anni non propone più spettacoli con animali, utilizzando invece al loro posto degli ologrammi. Così, attraverso una moderna tecnica ottica, che consente la riproduzione tridimensionale dei soggetti e dà l'impressione di una presenza reale, gli animali vengono presentati nel loro contesto naturale. Questo è il circo che combina tecnologia e attività circense, che rispetta gli animali e non provoca inutili sofferenze ad alcun essere vivente. Questo è il Circo del presente e del futuro, quello dove vogliamo portare i nostri bambini».
Clara Rossi