Chiavazza, considerato centrale nell'inchiesta "Do ut des", si è avvalso della facoltà di non rispondere
AOSTA. Si è avvalso della facolta di non rispondere Fabio Chiavazza, il geometra di 48 anni in carcere per l'inchiesta "Do ut des" sulla corruzione in alcuni appalti pubblici. L'ex responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Valtournenche è stato oggi davanti al gip di Aosta, Giuseppe Colazingari, e non ha risposto alle domande. Il suo legale ha richiesto una misura cautelare alternativa al carcere, meno afflittiva.
Chiavazza è considerato figura chiave nell'inchiesta per corruzione, concussione, abuso d'ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Proprio in virtù del suo ruolo, secondo l'ipotesi del pm avrebbe pilotato alcuni appalti per favorire determinati imprenditori in cambio di mazzette (70.000 euro secondo i calcoli degli inquirenti) e con la complicità di altre persone.
Nell'ambito della stessa inchiesta, seguita dai carabinieri di Châtillon / Saint-Vincent, tre imprenditori sono finiti ai domiciliari e per quattro professionisti è stato stabilito l'obbligo di dimora e di firma. Sono già stati in procura Ivan Vuillermin, 44 anni, della EdilVu di Challand-Saint-Victor, ed Adriano Passalenti, funzionario Anas. La prossima settimana si svolgeranno altri interrogatori di garanzia.
Marco Camilli