Geenna, Cassazione: "qualificata probabilità" coinvolgimento avvocato

corte cassazioneAOSTA. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della difesa dell'avvocato Carlo Maria Romeo, di Torino, finito agli arresti lo scorso gennaio nell'ambito dell'inchiesta Geenna sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta condotta della Dda torinese e dei carabinieri di Aosta.

L'avvocato è sospettato di concorso nella cessione illecita di stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolazione di associazioni di stampo mafioso, tentata estorsione e concorso esterno. Secondo i giudici della Cassazione esiste una "qualificata probabilità" che Carlo Maria Romeo abbia seguito affari illeciti.

In particolare il legale è accusato di aver fatto da intermediario sulla cessione di 500 grammi di cocaina. Secondo i giudici gli indizi a carico dell'avvocato "di per sé non valgono a provare oltre ogni ragionevole dubbio" la tesi dell'accusa, tuttavia consentono di "prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare la responsabilità dell'indagato, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza". 

L'ordine di custodia cautelare emesso nei confronti di Romeo dunque rimane.

 

 

 

M.C.

 

 

 

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