Coronavirus, procura chiede l'archiviazione per le dichiarazioni del presidente della Regione

Il presidente invitò i turisti in Valle d'Aosta mentre in diverse zone d'Italia la pandemia si diffondeva

 

Renzo Testolin

AOSTA. Procede verso l'archiviazione il fascicolo sulle dichiarazioni fatte a fine febbraio dal presidente della Regione Renzo Testolin, che invitò i turisti a raggiungere la Valle d'Aosta in quanto regione "sicura e ideale" nei giorni in cui in diverse zone d'Italia la pandemia si stava già diffondendo, e sulle affermazioni del coordinatore sanitario dell'emergenza Luca Montagnani.

Il fascicolo ipotizzava la "pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico". Gli inquirenti hanno voluto verificare se le affermazioni rese alla stampa e i comunicati diffusi dalla Regione e dall'Unità di crisi avessero in qualche modo turbato l'ordine pubblico in un momento particolarmente delicato.

Secondo la procura però "le informazioni rese dagli indagati, seppure erronee, non hanno determinato un turbamento dell'ordine pubblico".

Dagli accertamenti tuttavia emerge che "le informazioni da loro comunicate all'opinione pubblica fossero erronee e addirittura potenzialmente pericolose per la salute pubblica" e queste hanno favorito "l'afflusso in Valle d'Aosta di turisti provenienti da zone d'Italia in cui vi era, già nel periodo fine febbraio 2020/inizio marco 2020, una significativa presenza del virus".

 

Marco Camilli

 

 

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