Verso l'archiviazione l'indagine per inquinamento ambientale sulla Cogne Acciai Speciali

A dicembre Carabinieri del Noe e Arpa Piemonte avevano effettuato dei prelievi nella zona dell'acciaieria

 

Cogne Acciai Speciali

AOSTA. La Procura di Aosta ha chiesto l'archiviazione del fascicolo sulla Cogne Acciai Speciali per inquinamento ambientale del suolo e delle acque. 

Le indagini avevano portato ad effettuare lo scorso dicembre dei prelievi da parte dei Carabinieri del N.O.E. - Nucleo Operativo Ecologico insieme ad Arpa Piemonte per verificare l'esistenza di forme di inquinamento. Secondo i risultati, citati dal pm nella richiesta di archiviazione, l'acciaieria "in violazione di legge, diluisca le acque reflue prima di immetterle nelle acque superficiali del fiume Dora Baltea tramite il collettamento di acque piovane e non, poiché, se così non facesse, non sarebbe in grado di rispettare il limite legale di 6 mg/l per lo ione fluoruro".

Una delle conclusioni cui è giunta la Procura è che "la Regione, nel decidere quali parametri imporre alla Società, ha omesso di indicare proprio quello che la società non è in grado di rispettare. In aggiunta, non ha fatto alcun uso del suo potere di restrizione dei valori limite di emissione negli scarichi".

Sotto indagine c'erano l'amministratore delegato Monica Pirovano e quattro dirigenti ed ex dirigenti con ruoli connessi all'ambiente.

 


M.C.

(aggiornata)
 

 

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