Il delitto di La Salle è un «classico femminicidio»

Il ventunenne fermato a Lione è «gravemente indiziato» di omicidio premeditato e aggravato

CarabinieriNon un delitto d'impeto, bensì un «classico femminicidio». La procura di Aosta rompe il silenzio riguardo all'assassinio della ventiduenne francese trovata senza vita lo scorso 5 aprile a La Salle. In conferenza stampa, il procuratore capo Luca Ceccanti e il pm titolare dell'inchiesta Manlio D'Ambrosi hanno confermato che il giovane fermato a Lione è «gravemente indiziato del delitto di omicidio premeditato e aggravato» che sarebbe avvenuto tra il 26 e il 27 marzo. 

Il delitto è avvenuto «verosimilmente» all'interno della ex chiesetta. L'omicida ha poi sistemato il corpo della ragazza «mettendolo in una posizione fetale dormiente, con una pietra dietro la schiena per non farla rotolare sul lato». L'arma - un oggetto da "punta e taglio" - non è stata trovata.

Secondo quanto riportato da alcuni media francesi, la coppia avrebbe oltrepassato il confine italo-francese il 25 marzo. In quell'occasione erano stati identificati. Il sospettato - Teima Sohaib, nato in Italia e di origine egiziana - era già stato incriminato dalle autorità d'oltralpe per maltrattamenti nei confronti della giovane.

«Il tempo trascorso dal ritrovamento del corpo al momento in cui vi è stata l'individuazione del soggetto è stato breve. Bisogna dare merito ai carabinieri che sono riusciti a far combaciare i dati per dare un'identità (al presunto assassino, ndr) e successivamente a localizzarlo», ha aggiunto il pm D'Ambrosi.

 

 

M.C.

 

 

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