Maxi truffa ai frati francescani, indagini anche su una casa in Valle d'Aosta

 

L'immobile è finito tra i beni su cui gli inquirenti milanesi stanno indagando

AOSTA. C'è anche un'abitazione in Valle d'Aosta nell'elenco dei beni finito nel mirino degli inquirenti che indagano sulla mega truffa da quasi 50 milioni di euro ai frati francescani.

L'attenzione dei pm milanesi si è concentrata sull'attività di Leonida Rossi, 78 anni, sospettato di aver fatto "sparire" denaro proveniente da fondi, donazioni e lasciti all'Ordine dei Frati minori in sedicenti attività fiduciarie promettendo interessi del 12% sul capitale affidatogli. L'accusa è di "impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita", ovvero frutto di "un ammanco in enti religiosi di almeno 49 milioni e mezzo di euro nel periodo 2007-2014".

L'uomo oggi è stato trovato impiccato nella sua villetta.

Insieme alla casa valdostana, da ieri le indagini riguardano anche una villa in provincia di Como, la società milanese di Rossi, i cantieri di un villaggio vacanze in Kenya e il progetto di un hotel sul Mar Rosso.

Nell'inchiesta, nata con il cambio di economo e rappresentante legale nella Provincia lombarda dei Frati minori francescani, sono finiti anche tre frati (tutti ex economi) per appropriazione indebita.

 

C.R.

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