Taglio dei trasferimenti, i sindaci avvertono il Consiglio Valle: proposta irricevibile

Dal Cpel netta bocciatura all'ipotesi di dimezzare i fondi senza vincolo previsti nel terzo pacchetto di misure per l'emergenza Covid

 

sindaciAOSTA. Gli enti locali della Valle d'Aosta sono sul piede di guerra per l'ipotizzato dimezzamento dei trasferimenti senza vincolo di destinazione previsti nel terzo pacchetto di misure anticrisi per l'emergenza Covid che il Consiglio Valle inizierà a discutere oggi pomeriggio.

 I 22 milioni di euro su cui i sindaci si erano espressi favorevolmente pochi giorni fa potrebbero essere ridotti della metà.

Secondo il Consiglio permanente degli enti locali questa ipotesi prevista da alcuni emendamenti è "assolutamente irricevibile" e i Comuni preannunciano "azioni dimostrative di grande impatto" nel caso in cui quel taglio sia approvato.

Franco Manes, presidente del Cpel, avverte: "l'Assemblea ha ribadito con forza che non è sostenibile che il Consiglio regionale s'immagini di non dare seguito alla scelta fatta in maniera unitaria dalla pressoché totalità dei sindaci. Non rispettare la volontà dell'Assemblea appare indubbiamente un passo falso".

"La decisione definitiva verrà presa successivamente al voto in Consiglio, ipotizzando anche di restituire le nostre fusciacche tricolori al Presidente della Regione. L'Assemblea (del Cpel, ndr) ha evidenziato come sia necessario provare a declinare un'agenda, un manifesto di priorità per la Valle d'Aosta futura, in modo che ci sia un fattivo contributo dei Comuni al dibattito politico post-Covid. A tal proposito, nelle prossime settimane, si metterà in campo un tavolo di discussione trasversale tra gli enti locali".

 

Marco Camilli

 

 

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