Green pass e capienza impianti, firmato il protocollo per sciare

Accordo tra gestori degli impianti, maestri di sci e Fisi per le settimane bianche in sicurezza

 

È stato firmato a Milano il protocollo per la riapertura dei comprensori sciistici nell'inverno 2021/2022. Società e proprietari degli impianti a fune (Anef, Federfuni Italia), Fisi e mastri di sci (Amis e Colnaz) hanno sottoscritto le regole per frequentare le aree sciistiche ed evitare un altro stop totale dopo la stagione da incubo 2020/2021.

La novità principale è certamente la richiesta agli sciatori con più di 12 anni di mostrare la certificazione verde Covid al momento dell'accesso degli impianti.

Oltre al green pass il protocollo stabilisce la necessità di far rispettare le distanze minime e creare appositi percorsi per evitare la concentrazione di troppe persone nello stesso luogo, a cominciare dalle biglietterie. A questo scopo il protocollo indica di «favorire il più possibile la vendita online per gli accessi agli impianti». La nota dolente tuttavia è sempre l'impossibilità di programmare e scaglionare gli accessi. Troppe le variabili: festività, meteo, orario scelto dai singoli per iniziare a sciare, periodo della settimana. Il rischio di registrare giornate di afflusso così alto da diventare ingestibile esiste. «L'intensità e la scadenza temporale dell’affluenza dei turisti agli impianti non è controllabile dai gestori degli stessi», chiarisce il protocollo. Le soluzioni indicate sono: «regole e comportamenti virtuosi, ma anche con la collaborazione dell'utenza e nel rispetto da parte della stessa di tali regole».

Il protocollo scende maggiormente nello specifico quando si tratta di definire la portata degli impianti di risalita. Fino al 100% della capienza massima per le seggiovie "aperte" con obbligo di indossare la mascherina e fino all'80% per le seggiovie con cupole paravento. Cabinovie e funivie potranno trasportare fino all'80% della portata massima di viaggiatori mantenendo aperti i finestrini. Rimane l'obbligo di mascherina. Però «al fine di evitare o limitare assembramenti di persone presso le stazioni di monte» la capienza di cabonivie e funivie può raggiungere il 100% «per il tempo strettamente necessario» a smaltire i raggruppamenti.

 

 

Clara Rossi

 

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