La Valle d'Aosta partecipa all'iniziativa nazionale di rigenerazione dei centri storici disabitati
Venti milioni di Euro per ridare vita ad un borgo abbandonato e tracciare la strada che consentirà ad altri centri disabitati di tornare ad essere cuore pulsante di una comunità. Questo l'obiettivo di un progetto a cui la Regione autonoma Valle d'Aosta ha aderito grazie ad una opportunità del Ministero della Cultura riferito al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
"Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante" è il titolo dell'intervento. La Regione pubblicherà un avviso rivolto ai Comuni i quali potranno candidare un borgo che faccia da esempio sul territorio regionale. Deve trattarsi di un piccolo centro disabitato o sulla strada dell'abbandono e storico, cioè che mantiene la riconoscibilità della struttura insediativa storica.
Il borgo individuato per il progetto pilota sarà quindi posto al centro dell'intervento. Il budget di 20 milioni di euro dovrà essere utilizzato per rendere attrattivo il paese non solo da un punto di vista estetico e architettonico. Lo scopo finale è insediare una comunità attiva grazie a infrastrutture, servizi, attività e spazi culturali e nuove opportunità occupazionali in particolare per i giovani.
La scadenza per aderire all'iniziativa nazionale è piuttosto ravvicinata. I Comuni interessati hanno tempo sino al 25 febbraio per scegliere quale parte del territorio candidare al recupero e presentare progetto, studio di fattibilità e analisi di sostenibilità. Ciascuna proposta deve passare al vaglio di un Nucleo di valutazione definita dalla Giunta regionale. A quel punto la Regione entro il 15 marzo deve presentare la proposta selezionata al Ministero della Cultura. La fase conclusiva dell'iter prevede una fase negoziale che coinvolge anche l'Anci e le associazioni del Comitato Nazionale dei Borghi.
Elena Giovinazzo
