Pesa l'incertezza sui 99 milioni che lo Stato chiederà alla Regione non previsti nel documento oggi all'esame del Consiglio regionale
AOSTA. Il Consiglio regionale questa mattina ha respinto con 13 voti a favore e 21 contrari la richiesta di rinviare la discussione del bilancio regionale a dopo il voto del parlamento sull'emendamento dei 99 milioni chiesti dallo Stato alla Valle d'Aosta.
Il bilancio che l'assemblea valdostana è chiamata ad approvare entro giovedì non prevede questi 99 milioni di euro. Se quindi l'emendamento, passato in Commissione Bilancio alla Camera, dovesse essere definitivamente approvato, l'intero bilancio dovrà essere rivisto.
«L'emendamento proposto dal governo nazionale non sarà votato prima di giovedì - ha detto il capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, illustrando la proposta - e riteniamo impossibile affrontare oggi una discussione al buio, senza certezze finanziarie. Dobbiamo sapere se discutiamo su di un bilancio certo o sull'indeterminatezza delle cifre, altrimenti tutti i nostri emendamenti o i nostri ordini del giorno non avrebbero significato».
«Ci assumiamo l'impegno formale di chiudere entro venerdì alle ore 18, quando ci sarà già stato il voto di fiducia alla Camera e, di conseguenza, il voto in Senato vedrà un testo blindato. Far slittare di un giorno è un atto di responsabilità», ha affermato Elso Gerandin (misto) sostenendo il rinvio.
La maggioranza ha comunicato il parere contrario alla richiesta. «Oggi c'è l'esigenza di approvare un bilancio da parte della nostra Regione, altrimenti sarebbe come far fare il nostro bilancio a Roma - ha replicato il presidente Laurent Viérin -. Abbiamo un bilancio che interpreta le esigenze della nostra comunità e con i parlamentari continuamo a seguire la situazione. Quando lo Stato avrà definito il proprio bilancio, noi agiremo per difendere le nostre prerogative».
E.G.