VERRES. Un mese di tempo per valutare a fondo la situazione e poi, a fine giugno, l'Union Valdôtaine si riunirà per rinnovare la dirigenza e stabilire la linea politica da seguire. Il mouvement si riunisce solitamente a fine anno, ma questa volta c'è da fare i conti che i risultati delle elezioni regionali e così nella riunione di ieri di Verrès è stato deciso di anticipare il congresso. La data probabile è quella del 30 giugno.
Il presidente Ennio Pastoret, che è stato nel mirino delle critiche di alcuni unionisti dopo la disfatta elettorale, ha affermato di non essere stato «abbastanza presente sul territorio», ma questo non è stato l'unico argomento toccato nel vertice di Verrès. Nel dibatitto è infatti rientrata la cosiddetta "questione morale" che secondo David Follien «non è più derogabile, nell'interesse del Movimento stesso e delle tante persone perbene che ne fanno parte. Se non la si vuole affrontare per l'Uv sarà la fine».
Dello stesso parere l'assessore Emily Rini. «Va bene essere garantisti, ma non struzzi - ha detto - perché non è nascondendo i problemi che questi si risolvono magicamente. Anzi, scoppiano e rischiano di essere ingestibili».
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