6 milioni al Casinò, la Regione prende più tempo


L'assessore Aggravi: "il problema è il bilancio". Rata del finanziamento da erogare entro il 31 luglio

 

Casinò de la Vallée

AOSTA. L'attuale situazione «non consente di procedere con l'esame e l'approvazione del bilancio e con le valutazioni per l'erogazione della tranche del finanziamento». L'assessore regionale con delega alla casa da gioco, Stefano Aggravi, ha così confermato oggi in Consiglio regionale che il governo vuole prendersi più tempo per decidere se stanziare i 6 milioni di euro di finanziamento del piano di ristrutturazione del Casinò di Saint-Vincent.

I tempi sono strettissimi visto che la decisione va presa per legge entro il 31 luglio, ma «questo rappresenta il corretto modus operandi che l'amministratore deve seguire per prendere delle decisioni», ha sostenuto Aggravi.

«Ad oggi - ha spiegato in aula - in vista dell'assemblea convocata per venerdì che dovrebbe procedere con l'approvazione del bilancio 2017, non risultano disponibili i documenti in forma completa». Inoltre la relazione trimestrale sullo stato di attuazione del piano di ristrutturazione, quella su cui ci si basa per decidere se erogare o meno il finanziamento regionale, «è stata redatta con il bilancio ancora da chiudere e da sottoporre agli organi di controllo». I dati cioè non sono aggiornati. «Prima di parlare dei 6 milioni bisogna parlare del bilancio. Il bilancio è il vero problema», ha detto.

Stefano AggraviL'esecutivo vuole avere certezze sulla capacità dell'azienda di rispettare gli step del piano di risanamento e la relazione trimestrale evidenzia alcuni aspetti critici. Anzitutto, ha spiegato l'assessore leghista in aula, c'è la difficoltà a reperire finaziamenti e mutui dalle banche. «Le questioni giudiziarie - ha detto - non hanno facilitato il rating della società e la sua forza nell'ottenere finanziamenti».  Ancora Aggravi: «l'andamento dei ricavi operativi non è ancora a regime soprattutto a causa dell'evoluzione del gioco in Italia. Sarebbe da stupidi pensare di avere la bachetta magica e sappiamo che in Italia i proventi del gioco, vuoi anche per la concorrenza molto accesa fuori dai Casinò, non sono positivi. I ricavi operativi sono inferiori alle previsioni del piano. E pur tenuto conto del fatto che la maggior parte dei dati della relazione sono riferiti a marzo, vengono posti in evidenza altri punti di rilievo che dovranno essere approfonditi».

La stessa relazione, ha spiegato ancora l'assessore, suggerisce di valutare «rivisitazioni delle azioni strategiche da mettere in piedi e di procedere con l'aggiornamento del piano valutando soluzioni diverse rispetto a quelle fino ad oggi considerate per la ristrutturazione delle fonti finanziarie».

Nella replica il consigliere Daudry (Uvp) ha ammesso che «dal punto di vista tecnico sappiamo che ci sono criticità, ma non siamo d'accordo sul fatto di trovarsi alla vigilia del 31 luglio e sentirsi dire che manca la documentazione contabile».

«Bisogna prendersi la responsabilità politica, agire celermente e dare una risposta concreta ad un settore che in fibrillazione», ha aggiunto il consigliere di opposizione prima che i lavori venissero sospesi per organizzare un incontro tra assessore, capigruppo e sindacati.

 

Elena Giovinazzo

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