Il vice presidente Gerandin: il governo non può andare avanti se non ha i numeri
AOSTA. Rimanere in carica fino all'approvazione del bilancio, tra poco più di un mese, poi eventualmente rassegnare le dimissioni. Potrebbe essere questa la direzione intrapresa dalla Giunta Spelgatti orfana di due assessori e della maggioranza che la sosteneva.
Nonostante lo stallo politico il Consiglio regionale della Valle d'Aosta deve trovare il modo di approvare la legge finanziaria 2018 per scongiurare il rischio commissariamento. L'auspicio è che in aula possa ripetersi il voto di responsabilità di ieri sulla variazione di bilancio, sempre che nel frattempo non arrivi una mozione di sfiducia costruttiva (eventualità che comunque al momento appare improbabile).
Il vice presidente della Regione e assessore all'agricoltura Elso Gerandin ne ha parlato ieri in Consiglio regionale proprio durante l'esame del ddl di variazione del bilancio. «Penso sia doveroso lasciare in eredità ai valdostani almeno la Finanziaria per evitare l'esercizio provvisorio», ha affermato.
La proposta di Gerandin è di una tregua: lasciare da parte le divergenze politiche per approvare un bilancio, qualsiasi esso sia, che la futura maggioranza potrà variare e adattare al proprio programma.
«Le date del consiglio per il bilancio sono state riprogrammate, saranno dal 17 al 20 dicembre: questa sessione chiederà un'assunzione di responsabilità per avere un bilancio approvato che poi potrà essere modificato da qualcunque tipo di nuovo governo ci sia» ha detto. E ancora: «Un governo non può andare avanti se non ha i numeri in quest'aula. Per quel che mi riguarda, se non ci saranno i numeri, bisognerà prenderne atto ed è quello che avverrà dopo il consiglio del 17, 18, 19 e 20 dicembre».
Mentre Gerandin parlava, la presidente della Regione Nicoletta Spelgatti seduta di fianco annuiva.
Marco Camilli