AOSTA. Voto contrario del Gruppo per le Autonomie, al Senato, sul Reddito di cittadinanza. "È una misura costruita male, con una fretta tutta legata a ragioni elettoralistiche, che non aiuterà né la ricerca di lavoro né le famiglie in difficoltà", accusa il senatore valdostano Albert Lanièce.
"A una manciata di giorni dalla sua partenza manca - spiega il parlamentare - ancora un ancora un accordo con le regioni per l’assunzione dei navigator. Non è ancora stata sottoscritta la convenzione coi Caf. Ai centri per l'impiego mancano le sedi adeguate, i computer, un personale qualificato. L'Inps non ha gli strumenti per verificare il patrimonio immobiliare e ha stimato che almeno 100mila nuclei familiari avranno il reddito senza averne diritto". In più "la distribuzione delle risorse produrrà effetti distorti andranno più ai singoli che alle famiglie, che sono quelle a maggior rischio povertà".
Le critiche del vice presidente del gruppo si allargano poi alla Quota 100. "Non creerà nuovi posti di lavoro. Ad andare in pensione - sottolinea - saranno soprattutto dipendenti della pubblica amministrazione, dove c'è un blocco delle assunzioni, e dipendenti di aziende in declino, che quindi non procederanno con nuove assunzioni". Il provvedimento, aggiunge Lanièce, è "soltanto l'ennesima cambiale sulle spalle delle giovani generazioni".
"La verità - conclude il senatore - è che queste due misure vengono introdotte in tempi così rapidi solo per rispondere a un bisogno di carattere elettorale. La propaganda è, ancora una volta, la cifra di questo Governo. Anche cose giuste, come un reddito minimo, vengono fatte secondo i tempi della politica e non secondo quelli del loro funzionamento e dell’interesse generale. Per questo il nostro Gruppo Per Le Autonomie ha votato contro".
Clara Rossi