'ndrangheta in Valle d'Aosta, il M5s: serve vigilanza attiva e intransigente

AOSTA. Dopo le operazioni Geenna e Altanum sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta, il Movimento 5 stelle rilancia la proposta di tenere fuori dal Consiglio regionale persone che hanno subito delle condanne.

Con le due inchieste coordinate da due Direzioni distrettuali antimafia "gli inquirenti hanno evidenziato importanti riscontri" e delineato "un possibile quadro di lotta ‘ndranghetista per spartirsi il territorio valdostano e per esercitare la supremazia sulle attività della nostra regione", sottolineano i consiglieri regionali pentastellati. 

"Per parte nostra - proseguono - non esiteremo a denunciare ogni e qualunque vicinanza, prossimità o addirittura connivenza tra le organizzazioni mafiose e le istituzioni pubbliche che rappresentano i cittadini valdostani. Purtroppo la cronaca giudiziaria ci ha insegnato che tali connivenze sono reali e presenti anche nella nostra Valle". E poi aggiungono: "Va in questa direzione la richiesta che il nostro gruppo consiliare ha rivolto a tutte le forze politiche che si accingevano a formare i vari Governi regionali che si sono succeduti in questa Legislatura: non avere rappresentanti in Consiglio regionale che fossero condannati. Così sarà possibile porre un argine alle connivenze e alle infiltrazioni della ‘ndrangheta dentro le istituzioni pubbliche della Valle d’Aosta".

Il M5s chiede alle forze politiche di mantenere una "vigilanza attiva, costante, intransigente e determinata".

 

 

 

 

C.R.

 

 

 

 

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