Rete Civica: il ddl da 150 milioni frenato da manovre e contrapposizioni

Sul terzo provvedimenti anticrisi 'tutto a procede a rilento'

 

Consiglio regionale
AOSTA. Il terzo provvedimento legislativo legato all'emergenza Covid-19 atteso in Valle d'Aosta per aiutare il rilancio delle aziende e delle attività lavorative è "ancora in alto mare, frenato da manovre e contrapposizioni che nulla hanno a che fare con gli interessi generali della comunità valdostana". Lo segnala Rete Civica - Alliance Citoyenne.

"In Valle d'Aosta ci sono 150 milioni di euro disponibili per il terzo provvedimento legato all'emergenza Covid, ma tutto procede a rilento", afferma il partito spiegando che "la bozza di Disegno di legge avanzata dalla Giunta regionale, pubblicizzata con apposita conferenza stampa, è in realtà incompleta, in alcuni punti poco chiara, in altri decisamente discutibile". Per questo la II commissione "ha deciso di non procedere all'esame di tale bozza e di richiedere alla Giunta di produrre il testo di legge vero e proprio. Ma la Commissione dal canto suo, diversamente da quanto fatto ad aprile, non ha formulato nessuna proposta di correzione o integrazione, creando così un rallentamento che evidenzia una mancanza di intenti comuni in una fase che richiederebbe una maggiore ricerca di unità".

Rete Civica spiega infine di aver "elaborato puntuali osservazioni ai documenti finora prodotti dalla Giunta" e invita tutti gli altri soggetti interessati a fare altrettanto "in modo da assicurare un iter rapido della nuova legge e la possibilità di presentare nel minor tempo possibile le domande per i contributi, dando respiro e speranza a migliaia di imprese e di lavoratori che si interrogano rispetto al loro futuro".

 

M.C.

 

 

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