Lavevaz scrive al ministro Speranza: Valle d'Aosta sia zona gialla

La Lega VdA: 'ristoranti, bar e musei riaperti dal 12 dicembre'

 

Aosta

AOSTA. La Valle d'Aosta chiede al governo di essere ricollocata in zona gialla già da questa domenica, con una settimana di anticipo rispetto alle procedure stabilite dalle disposizioni nazionali. Lo fa rivolgendosi con una lettera firmata dal presidente della Regione Erik Lavevaz indirizzata al ministro della Salute Roberto Speranza.

La lettera al ministro Speranza

"Abbiamo dati epidemiologici da classificazione da scenario di rischio 2, quindi zona gialla, dalla settimana del 16 novembre e dati generali ampiamente migliori della Lombardia, ad esempio, dalla settimana ancora precedente", scrive il presidente della Regione riprendendo i concetti già espressi quando la Valle d'Aosta era rimasta in fascia rossa e chiedeva di passare in quella arancione, dove è attualmente collocata.

"I dati sanitari ed epidemiologici condivisi con l'Istituto superiore della Sanità attestano la collocazione da oltre 14 giorni della Valle d'Aosta in un livello di rischio inferiore rispetto a quello che ha determinato l'applicazione delle misure di cui all’articolo 2 del DPCM 3 dicembre", ribadisce Lavevaz.

"Da Domenica 13 dicembre la Lombardia ed il Piemonte saranno presumibilmente riclassificati in zona gialla, solo perché nella settimana del 2 novembre, quindi un mese e mezzo fa, avevano un Rt leggermente migliore del nostro. Da allora i nostri dati confermano una tendenza consolidata di miglioramento. Abbiamo quindi scritto al ministro Speranza affinché, sentita la Cabina di regia, disponga anche per la Valle d’Aosta a partire da domenica la cessazione della zona arancione".

Ritornare ad un contesto di normalità

"Riteniamo corretto che il Governo prenda atto al più presto della nostro situazione e ci dia supporto - conclude il presidente Lavevaz -, alla luce del continuo e significativo miglioramento dei dati epidemiologici sul nostro territorio, per un ritorno ad un contesto di maggiore normalità, significativo per tutto il sistema economico e sociale della Valle d’Aosta e per tutti i valdostani, che hanno dimostrato senso di responsabilità nel contenimento della diffusione del virus".

La Lega: dal 12 dicembre attività riaperte

Intanto la Lega Vallée d'Aoste interviene con un proprio comunicato in cui afferma che da domani, giorno di entrata in vigore dalla legge regionale 11/2020 "anti Dpcm", anche le attività di ristorazione così come gli impianti a fune, le biblioteche, i musei e le attività turistiche potranno ripartire nonostante le restrizioni nazionali per le zone arancioni.

"Con questa legge - scrive in un comunicato la Lega -, a partire dal giorno della sua entrata in vigore, ovvero domani, le attività commerciali al dettaglio, i servizi alla persona, i servizi di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande, attività artistiche, culturali compresi musei, biblioteche e centri giovanili, strutture ricettive e le attività turistiche, impianti a fune ad uso turistico o ricreativo, attività produttive e industriali, artigianali e commerciali ubicate ed esercitate sull’intero territorio regionale potranno svolgere regolare attività. L'apertura prevista - prosegue la Lega - non richiede infatti delibere attuative o ordinanze regionali, in quanto la legge è già di per sé automaticamente vigente dal giorno successivo alla sua pubblicazione", cioè sabato 12 dicembre.

"L'unica prescrizione che tali attività dovranno rispettare, per garantire una apertura in sicurezza, saranno quelle previste all'articolo 2 comma 10, ovvero la possibilità di garantire il distanziamento, l'ingresso scaglionato ed il rispetto dei protocolli di sicurezza vigenti", ricorda la Lega. "Grazie a questa legge la Valle d'Aosta riprende la propria centralità, riparte e torna a vivere e lavorare, e riafferma ancora una volta il valore indiscutibile della nostra Autonomia", conclude il partito rivendicando il ruolo centrale nell'approvazione della legge.

 

 

Elena Giovinazzo

 

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