Spaccature in Regione, Minelli: 'da parte mia nessuna fuga in avanti'

Secondo l'assessora ai Trasporti le divergenze in Giunta sono 'molto limitate' e il suo operato è 'coerente con i programmi'

Secondo l'assessora ai Trasporti le divergenze in Giunta regionale sono 'molto limitate' e il suo operato è 'coerente con i programmi'

 

Chiara MinelliAOSTA. Tra i movimenti autonomisti di maggioranza e il Progetto Civico Progressista le diversenza sono "molto limitate e fisiologiche". Lo afferma Chiara Minelli, assessora regionale ai trasporti, ribattendo in una lettera aperta alle notizie di stampa sulle spaccature in Regione che hanno portato ad una verifica di maggioranza.

"Rincresce che emerga una descrizione dell’operato della Giunta regionale come terreno di perenne scontro", scrive l'esponente di Rete Civica. La realtà, sostiene, "è ben diversa. In tre mesi di attività della Giunta e con varie centinaia di provvedimenti approvati all'unanimità c'è stato un solo caso in cui la sottoscritta e l'altro assessore di Pcp (Jean Pierre Guichardaz, ndr) non hanno votato con gli autonomisti: riguardava la nomina dell'avvocato in difesa della legge cosiddetta antidpcm".

Diversità ci sono, continua l'assessora. "Alcuni contenuti che porto avanti in quanto Assessora all'Ambiente e ai Trasporti su cui alcuni esponenti autonomisti hanno evidentemente idee diverse".

Riguardo al suo operato, la titolare dei Trasporti tiene a precisare: "Diversità di idee legittima, solo che le mie azioni sono del tutto coerenti con le leggi ed i programmi approvati dal Consiglio regionale. Non soltanto, lo sono anche con il Programma concordato e presentato in aula quando è nata la maggioranza regionale. Non c’è dunque nulla di ideologico nel mio modo di operare, nessuna fuga in avanti rispetto a quanto concordato".

"Affermare ora, come fanno alcuni, che il programma sottoscritto ad ottobre non sia più valido perché c’è da affrontare la seconda ondata di pandemia, è pretestuoso - prosegue -. Indubbiamente la Giunta e il Consiglio tutto si devono occupare dell’emergenza sanitaria ed economica, dedicandole un surplus di attenzione", ma "questo non significa mettere in stand by il programma concordato e non occuparsi della ripartenza, che auspichiamo la più vicina possibile. Le due cose non sono in antitesi".

"Auspico quindi - conclude la lettera aperta - che si evitino le strumentalizzazioni che hanno pesantemente caratterizzato le vicende degli ultimi giorni e confido nel perseguimento degli obiettivi programmatici concordati. Personalmente, fintanto che durerà il mio incarico, continuerò a impegnarmi con serietà per la comunità valdostana, come ritengo di aver fatto finora, nei limiti delle mie capacità".

 

 

redazione

 

 

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