L'Assemblea dei progressisti interviene su verifica di maggioranza e risoluzione «non condivisibile» del Consiglio straordinario
La risoluzione approvata dal Consiglio regionale straordinario di mercoledì scorso contro le condanne in Corte dei Conti di 18 consiglieri ed ex consiglieri regionali «non è condivisibile». Questo il giudizio dato dalla maggioranza dei presenti all'Assemblea generale del Progetto Civico Progressista riunitasi ieri.
La risoluzione impegna la Giunta regionale a ricorrere in Corte Costituzionale contro le condanne relative ai finanziamenti al Casinò di Saint-Vincent. Secondo la maggioranza dell'assemblea del Pcp tale impegno «innesca un conflitto istituzionale fra Regione e organi dello Stato che è privo di motivazioni sostanziali e rischia di essere dannoso per l'intera comunità».
In Consiglio regionale tuttavia la risoluzione è stata approvata con 22 voti a favore compresi 5 "sì" del Pcp. Solo due esponenti dei progressisti (l'ex assessore Chiara Minelli e la capogruppo Erika Guichardaz) hanno votato contro il testo, in linea con la base del progetto politico.
Le criticità espresse dall'Assemblea si estendono alla situazione politica in Regione e alla questione della verifica di maggioranza. «La larghissima maggioranza degli intervenuti ha evidenziato che l'attuale situazione non può perdurare». Tutti i consiglieri del Pcp sono stati invitati a «sospendere la partecipazione alle riunioni di maggioranza fino allo svolgimento e alla conclusione della verifica» attesa da giugno e ancora non avvenuta.
M.C.