«Un atto eloquente per avere finalmente un confronto politico che finora è stato negato»
Si allarga sempre di più la spaccatura nel Progetto Civico Progressista. Una spaccatura su più fronti - all'interno del gruppo consiliare, tra una parte degli eletti e la base, con il resto della maggioranza - resa evidente mesi fa con il voto in Consiglio regionale sull'ospedale Parini, che condusse alle dimissioni dell'assessore Chiara Minelli, e che porta oggi la consigliera ex assessore e la collega capogruppo Erika Guichardaz ad annunciare che entrambe non parteciperanno alle future riunioni di maggioranza.
L'indicazione di disertare i confronti di maggioranza era arrivata nei giorni scorsi dall'Assemblea del Pcp. Rappresenta una forma di protesta per la mancata verifica di maggioranza, ripetutamente chiesta dai progressisti, e per le dichiarazioni degli alleati autonomisti considerate «incoerenti con il programma di legislatura» concordato nell'ottobre 2020.
«Non partecipare alle riunioni di maggioranza non significa automaticamente passare all'opposizione - chiariscono le due consigliere -. Ma significa compiere un atto eloquente per avere finalmente un confronto politico che finora è stato negato. Ed averlo in tempi brevi. Pcp non è più disposto a tergiversare, questo ha detto la nostra Assemblea».
La capogruppo e l'ex assessore (le uniche a ricevere il plauso della maggioranza dell'Assemblea del Pcp per la loro posizione in aula) sono le sole a firmare la dichiarazione di astensione dalle riunioni di maggioranza resa pubblica in occasione della seduta di oggi e domani del Consiglio Valle. Entrambe ancora una volta tracciano quindi un percorso diverso da quello degli altri cinque consiglieri eletti all'interno dello stesso gruppo.
E.G.