Il Pcp convoca l'Assemblea per un bilancio del (difficile) primo anno di legislatura

Candidati e componenti a confronto per valutare la situazione politica a 12 mesi dal voto e per indirizzare le scelte future della coalizione

 

Progetto Civico Progressista

L'Assemblea del Progetto Civico Progressista si ritroverà lunedì 18 ottobre per esprimere una valutazione sul primo anno di legislatura.

Con il voto dello delle regionali 2020 «gli elettori avevano espresso una chiara e forte domanda di cambiamento», dice il Tavolo di coordinamento del Pcp. «A 12 mesi di distanza bisogna interrogarsi se tale cambiamento, nei metodi e nei contenuti, ci sia stato o sia avviato».

Il confronto coinvolgerà un'ampia base del Progetto Civico Progressista. Ai 59 candidati alle elezioni regionali e alle comunali di Aosta si uniranno 36 rappresentanti delle diverse componenti della coalizione progressista tra coloro che hanno partecipato attivamente all'elaborazione del programma e alla campagna elettorale. Sarà l'occasione per analizzare la salute della coalizione scossa da rapporti contrastati, divisioni e scollamenti.

Da mesi più e più volte il Pcp invoca una verifica di maggioranza che non c'è mai stata. Gli esponenti ritengono che la linea politica della Giunta Lavevaz non rispetti gli impegni presi un anno fa su argomenti chiave per i progressisti come trasporti, ambiente, ferrovia, grandi opere. La crisi di governo però non è mai stata aperta ufficialmente.

Il Pcp in questi mesi non ha nemmeno fatto i conti con la spaccatura dell'omonimo gruppo consiliare, se non attraverso comunicati stampa. Cinque consiglieri sono stati invitati a formare un proprio gruppo non-Pcp e a questo punto della legislatura le due consigliere loro colleghe sono considerate le sole "vere" rappresentanti del Pcp in Consiglio Valle. Però le stesse due consigliere sono state esautorate dai colleghi maschi (Erika Guichardaz è stata rimossa dall'incarico di capogruppo). E gli stessi colleghi, con i loro voti in aula, mantengono salda l'allenza con gli autonomisti noncuranti dei comunicati e degli appelli dei movimenti politici con i quali sono stati eletti. Al punto che il neo capogruppo Paolo Cretier ha già annunciato che lui e gli altri eletti in Consiglio regionale potrebbero non essere presenti il 18 ottobre.

Il Tavolo di coordinamento del Pcp afferma che l'Assemblea di lunedì dovrà chiarire due punti: se la maggioranza autonomista - progressista funziona ancora e se il Pcp è in grado di incidere sull'azione di governo. Quanto accaduto negli ultimi mesi suggerisce già la risposta a entrambe le domande. L'Assemblea quindi dovrà dare risposta a un'altra questione, più basilare: il Progetto esiste ancora?

 


Marco Camilli

 

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