'Non usate il nome Pcp': il Partito Democratico pronto alla diffida

Il commissario D'Ottavio: 'nome e simbolo del Pcp non sono nelle mani di due consigliere regionali'

 

Pcp

Dagli scambi di opinione in ambito politico alle carte bollate il passo sembra essere molto breve. Almeno per quanto riguarda il Progetto Civico Progressista, da poco divisosi in due gruppi in Consiglio regionale: il Pcp da una parte e i Federalisti Progressisti - Partito Democratico dall'altra.

Con un comunicato il commissario del Partito Democratico Valle d'Aosta, Umberto D'Ottavio, annuncia la «diffida formale nei confronti del gruppo regionale composto dalle due ex consigliere di maggioranza che hanno deciso di continuare ad utilizzare il nome di Progetto Civico Progressista. Quel nome è legato al simbolo consegnato in Tribunale al momento della presentazione delle liste elettorali, in Regione e al Comune di Aosta e non può, da nessuno, essere modificato», avverte il commissario del PD valdostano. 

«Non aggiungiamo considerazioni di carattere politico, oramai inutili - aggiunge D'Ottavio -, ribadiamo, invece, che la proprietà e la disponibilità del nome e del simbolo non è nelle mani di due consigliere regionali e ogni tentativo di appropriazione e, peggio ancora, modifica del simbolo depositato ci troverà costretti a esprimere condanna».

 

 

M.C.

 

 

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