Composto da politici e rappresentanti di associazioni e forze dell'ordine, sarà affiancato da tre 'esperti'
Una proposta di legge è stata depositata in Consiglio regionale per istituire l'Osservatorio permanente antimafia della Valle d'Aosta. L'iniziativa è a firma dell'Ufficio di presidenza dell'assemblea valdostana e prevede di attivare l'organismo presso il Consiglio Valle ma assegnandogli autonomia funzionale e compiti di ricerca, documentazione e di attività consultiva e propositiva.
Se la proposta di legge sarà approvata senza modifiche, l'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso sarà presieduto dal presidente del Consiglio regionale (Alberto Bertin in questo momento) e composto da un vice presidente individuato dal Consiglio Valle, dal presidente della Regione, dal presidente della I Commissione "Istituzioni e Autonomia". Ne faranno parte anche rappresentanti degli enti locali (incluso il sindaco o il presidente del Consiglio comunale di Aosta) e rappresentanti di sindacati, forze dell'ordine e associazioni di categoria, antimafia e dei consumatori. L'Osservatorio sarà affiancato nel suo lavoro da un gruppo di tre "esperti" e potrà contare su un budget annuale di 25mila euro nel 2022 e 30mila euro dal 2023 in poi.
La proposta di legge prevede inoltre che la Regione sia obbligata a costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati di associazionismo mafioso e di scambio elettorale politico-mafioso commessi in Valle d'Aosta. I risarcimenti ottenuti dai processi dovranno finanziare attività di promozione della legalità e della sicurezza.
Elena Giovinazzo