Legambiente VdA: Giunta regionale abdica alle sue prerogative sulle concessioni delle acque

Il Circolo mette sotto accusa la legge Omnibus: il destino delle nostre acque solo nelle mani di un dirigente

 

Con la legge Omnibus che arriverà presto in Consiglio regionale «la Giunta regionale abdica alle sue prerogative sulle concessioni delle acque». Lo suggerisce Legambiente commentando i contenuti del disegno di legge n. 52 di "manutenzione dell’ordinamento regionale per l’anno 2022 e disposizioni urgenti".

«Si tratta - spiega il Circolo Valle d'Aosta - della modifica che viene apportata alla L.R. n.4 del 1956 “norme procedurali per l’utilizzazione delle acque pubbliche in VdA”, nella quale si prevedeva che tutta la materia delle concessioni fosse di competenza della Giunta: nella formulazione originale il Presidente della Regione si limitava ad assumere l'atto di Decreto "in esecuzione di conformi delibere dei competenti organi regionali". Nella nuova proposta, invece - prosegue Legambiente - il rilascio delle nuove concessioni bypassa la Giunta e viene disposto direttamente dal Presidente su proposta del dirigente competente in materia di Demanio Idrico».

L'associazione chiede ai consiglieri regionali di «riflettere bene» sul provvedimento e cita il caso della centralina di Cortlys contro la quale Legambiente si è sempre schierata. «Negli anni, in questo come in altri casi, abbiamo verificato che il Presidente assume l’atto del dirigente, che considera tecnicamente insindacabile, e lo santifica con un decreto - afferma il Circolo valdostano -. Ma con l’attuale proposta di modifica, la Giunta d’ora in poi rimarrà addirittura del tutto esclusa dalle procedure di rilascio delle concessioni; al limite potrebbe anche restare all’oscuro dell’assunzione del provvedimento, ovvero non avrà più voce in capitolo».

«Non sono chiare le motivazioni che spingono la Giunta a spogliarsi di una prerogativa così importante, al punto da delegarla al dirigente» aggiunge Legambiente, che però poi avanza il sospetto che «la modifica sia stata assunta per “fare un dispetto a Legambiente”, che nel caso relativo a Cortlys ha aspramente criticato un modo di procedere del Presidente, che non solo ha ignorato le richieste dei cittadini, ma ha anche evitato di coinvolgere la Giunta».

«Ci dispiacerebbe - conclude il Circolo valdostano - se Cortlys rappresentasse il pretesto per una scelta tanto scellerata da lasciare da qui in poi solo nelle mani di un dirigente il destino delle nostre acque».

 

 

C.R.

 

 

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