All'esame del consiglio regionale il ddl che finanzia le Comunità Energetiche Rinnovabili

Il testo stanzia poco meno di 1 milione di euro per l'energia condivisa e i gruppi di autoconsumo collettivo

 

Fotovoltaico

Le Comunità Energetiche Rinnovabili costituite in Valle d'Aosta potranno ottenere contributi fino a 200.000 Euro per realizzare gli impianti di alimentazione energetica basati su fonti "green". Lo prevede un disegno di legge che il consiglio regionale esaminerà dopo il termine della pausa estiva mirato a incrementare l'autonomia energetica, sostenere la transizione ecologica e promuovere i gruppi di autoconsumo collettivo.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili, Cer, nascono con il decreto sulle fonti rinnovabili del 2021 come soggetti di diritto autonomo i cui componenti condividono l'energia prodotta da impianti eolici, solari, termici, fotovoltaici, geotermici, idraulici o, ancora, da biomassa o altre fonti non fossili. Il disegno di legge ora all'esame delle commissioni consiliari discuterà attiva dei contributi economici a favore del Comunità costituite in Valle d'Aosta per la progettazione dei modelli di produzione, autoconsumo e condivisione dell'energia, per istituire le Cer sotto il profilo giuridico e per realizzare gli impianti e i sistemi di accumulo.

Il contributo massimo di 200.000 euro (50.000 per la progettazione nel caso di enti locali) sarà erogato sulla base di criteri che la giunta regionale definirà in un secondo momento.

Il disegno di legge stanzia 925mila euro, 55mila euro per l'anno in corso, 310mila euro per il 2023 e 560mila euro per il 2024.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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