L'Altra Valle d'Aosta critica la riforma della legge elettorale dei Comuni

"Grave l'attuale stallo nel dibattito e nell'approvazione della riforma"

AOSTA. No all'eliminazione dell'elezione diretta del sindaco, no al panachage e no al taglio del numero di consiglieri. Ad esprimere una netta contrarietà alle principali novità della proposta di riforma della legge elettorale dei Comuni è l'Altra Valle d'Aosta (Tsipras VdA).

"L'attuale stallo nel dibattito e nell'approvazione della riforma, a ridosso delle elezioni comunali del 2015, è grave e crea numerose difficoltà e incomprensioni - si legge in una nota -. Una buona legge elettorale deve garantire la chiarezza e la libertà del voto e la più ampia rappresentanza possibile".

Secondo L'Altra VdA, l'abolizione dell'elezione diretta del sindaco e del vice e il panachage "creano confusione nell'elettorato, soprattutto il secondo non garantisce la creazione di una maggioranza omogenea di governo". Ridurre il numero di consiglieri comunali poi "è un taglio alla democrazia e alla rappresentanza".

L'Altra VdA accoglie invece con favore "l'introduzione di meccanismi sostanziali, non di facciata, che consentano un'adeguata rappresentanza di genere".

 

redazione

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