Consiglio Valle, non passano due proposte per ridurre i costi della politica

Bocciate due iniziative di Uvp e M5s presentate durante l'esame del bilancio di previsione 2015

 

AOSTA. A maggioranza il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2015 bocciando al contempo una risoluzione e un ordine del giorno sulla riduzione dei costi della politica.

Consiglio-regioampiox300Il documento contabile dell'Assemblea riporta 12,8 milioni di euro per entrate e spese effettive e 3,1 milioni per partite di giro, con una riduzione delle spese di 8 punti percentuali (quasi un milione). «L'Ufficio di Presidenza ha provveduto ad effettuare sensibili tagli sulle spese variabili, ossia quelle a carattere discrezionale, e a definire puntualmente le spese fisse» ha spiegato il presidente Marco Viérin.

In tema di risparmi è stato recepito un emendamento dell'Uvp per ridurre da 500mila e 350mila le somme destinate alle iniziative istituzionali e culturali. Il dibattito si è però concentrato su una seconda proposta dell'Uvp, che si affiancava ad una del M5s, che è stata invece respinta.

L'ordine del giorno intendeva «impegnare il Consiglio a contenere sia i costi della politica, riducendo gli assessori già in questa Legislatura, il numero dei consiglieri a 25, gli emolumenti degli organi apicali del Consiglio, sia quelli delle società partecipate e dell'apparato amministrativo inserendo inoltre il divieto di cumulo di cariche e nomine retribuite» attivando un apposito gruppo di lavoro, ha spiegato il consigliere Laurent Viérin.Nel suo intervento, il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato che le «riduzioni dei costi della politica e/o della democrazia potranno essere conseguiti a seguito di una preventiva modifica legislativa delle attuali disposizioni di legge. Sono già state avviate delle verifiche sia con la dirigenza che con la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, in questi ultimi mesi», ha riferito.
«A nostro parere - ha proposto invece il capogruppo M5s Stefano Ferrero -, anziché aspettare la legge costituzionale per ridurre il numero dei Consiglieri, potremmo abbassare i nostri emolumenti come se fossimo in venticinque, ottenendo sin da subito una riduzione di circa il 30%».
Da parte della maggioranza è arrivata un'apertura cauta. «L'argomento deve essere affrontato con una certa delicatezza - ha detto il presidente della Regione Rollandin -, anche perché ci sono delle questioni sindacali. Concordiamo sulla possibilità di discutere di questi temi, ma non crediamo che ci siano i tempi per farlo entro la prossima finanziaria regionale. Siamo invece disponibili ad attivare il gruppo di lavoro o a confrontarci nelle Commissioni».Il capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha annunciato l'astensione fornendo «la disponibilità ad approfondire le tematiche nelle opportune sedi».E.G.

 

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