Sulla nascente Giunta Testolin le critiche dell'opposizione - diretta

Lega: "nuovo governo frutto di una fusione a freddo". Pcp: "una farsa, chi ha fatto cadere Lavevaz ora porta avanti la sua linea"


La seduta del consiglio regionale è ripresa oggi pomeriggio con le dichiarazioni dei gruppi di opposizione sulla proposta di governo presentata dal presidente incaricato Renzo Testolin e sui punti programmatici della legislatura che saranno votati in giornata.

Diverse le critiche rivolte al progetto illustrato in aula.

Per la Lega, il capogruppo Andrea Manfrin ha rimarcato che il governo presentato «è frutto di una fusione a freddo di forze politiche che hanno dimostrato in passato accese diversità di vedute». Diversità non solo politiche, ma anche personali con le passate prese di posizione di Alberto Bertin e Andrea Padovani contro Augusto Rollandin per le vicende giudiziarie che nel recente passato ha coinvolto l'attuale consigliere di Pour l'Autonomie.

Il programma depositato è «frettoloso», ha affermato inoltre il capogruppo della Lega, e «accentua le perplessità sulle cose da fare e su chi le farà», e le priorità segnalate sono «solo frasi ad effetto».

La questione sociale è la grande assente, ha rimarcato Manfrin: «non c'è una visione d'insieme. Le questioni sono disperse, senza coordinamento. E questo rivela che la conformazione della maggioranza si regge su un delicato equilibrio che purtroppo nasce da una anteposizione degli incarichi rispetto alle cose da fare».

Pierluigi Marquis, capogruppo di Forza Italia, ha posto l'accento sul fatto che «a metà legislatura ricominciamo da capo con una proposta politica di continuità, al netto dell'ingresso di Pour l'Autonomie. Tutto assume i connotati di grande surrealità: si è affermata la linea politica dell'ex presidente che voleva mantenere l'alleanza progressista insieme a Pour l'Autonomie, ma sono chiamati a gestire il progetto coloro che avevano espresso dubbi su questa linea».

Secondo Marquis quella della Giunta Testolin è una «proposta politica debole, che isola politicamente la regione rispetto alle esigenze dell'affrontare le grandi problematiche nei rapporti con lo Stato». 

Il capogruppo di FI ha anche parlato del ruolo del Centrodestra nelle consultazioni che nelle passate settimane con l'Union Valdotaine: «Quando si ha una maggioranza relativa come quella del centrodestra si aveva una responsabilità di assumere delle posizioni e avere uno spirito d'iniziativa. Forse se il centrodestra avesse preso in mano le redini, forse staremmo scrivendo un'altra storia». 

Erika Guichardaz, capogruppo Pcp, ha parlato di «farsa: si sta cercando di far passare questa nuova giunta come un atto normale, dovuto, come la soluzione a una crisi e alla stabilità del futuro governo che passerà ben da 18 a 19 componenti». Ancora Guichardaz: «Chi ha fatto cadere il precedente governo e guardava con grande interesse al centrodestra, oggi si trova a portare avanti la linea politica del presidente Lavevaz».

«Parliamo di continuità - ha dichiarato ancora la capogruppo -, ma nessun assessorato rimane con le stesse deleghe: si spostano assessori, si cambiano le deleghe. Questo creerà problemi alla macchina amministrativa già in sofferenza». La Valle d'Aosta inoltre è «unico caso in tutta Italia» per l'assenza di donne in Giunta, evidenza la capogruppo.

L'esponente di Pcp ha poi sottolineato diverse criticità del programma: sociale, sanità, liste d'attesa, criminalità organizzata, rifiuti, diritti.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075