Le risposte del Centrodestra all'annuncio del Testolin bis

Manfrin (Lega): Al di là delle dichiarazioni ad oggi non ho ancora visto atti concreti. Baccega (FI): Quadro politico cambiato con Schlein segretaria del PD

 

Andrea Manfrin e Mauro Baccega

Dopo l'annuncio a sorpresa di un tentativo bis di tornare in Consiglio Valle per l'elezione di Testolin presidente e della sua Giunta, le forze di centrodestra preparano le loro mosse. La prima reazione è quella della Lega Vallée d'Aoste che, in un comunicato, annuncia la volontà di avviare un proprio confronto politico.

Non si tratta di "contro consultazioni", precisa il capogruppo in Consiglio regionale della Lega Andrea Manfrin. «Abbiamo aperto il confronto con tutte le forze politiche che si riconoscono in una proposta che vogliamo portare avanti». Tra queste forze politiche c'è anche Forza Italia.

Con la Lega «ci ritroveremo nei prossimi giorni», conferma il consigliere regionale di FI Mauro Baccega. Forza Italia dal canto suo si riunirà probabilmente domani per stabilire la linea di azione e intanto il consigliere azzurro conferma la volontà di continuare il percorso insieme ai partiti della stessa area politica. «Il Centrodestra unito è un obiettivo fondamentale in Valle d'Aosta e in tutta Italia», dice.

Tornando alle questioni regionali, Baccega commenta la «brutta pagina offerta ai valdostani» venerdì scorso. «Ripresentarsi con le stesse caratteristiche dopo che loro stessi si sono sfiduciati pare assurdo», dichiara.

Sulla volontà dei 19 di tornare in Consiglio Valle e di riproporre la candidatura di Renzo Testolin il capogruppo della Lega Manfrin mostra tuttavia una certa prudenza. «Al di là delle dichiarazioni ad oggi non ho ancora visto atti concreti - afferma - . Per ripresentarsi con le medesime modalità bisogna chiedere la convocazione del Consiglio, depositare un programma e una squadra di governo, cose che finora non sono avvenute. Aspettiamo di vedere cosa accadrà».

L'annuncio dei 19 risale a sabato scorso, il giorno dopo la mancata elezione di Testolin. Da allora secondo Baccega il quadro politico è molto cambiato per via del risultato delle primarie del Partito Democratico.  «In consiglio regionale - ricorda - ho sottolineato con il mio intervento che questa maggioranza di autonomisti con la sinistra non ha ragione di esistere e oggi la vittoria di Schlein come segretario nazionale del Partito Democratico fa compiere un'ulteriore svolta a sinistra del PD. La Valle d'Aosta come si pone? Cosa accadrà? Si ipotizzano scissioni a livello nazionale: ci saranno anche nelle varie regioni? Questo è un elemento politico in più che non può non essere preso in considerazione.»

«L'unica cosa che spero - prosegue il consigliere di Forza Italia - è che si trovi una stabilità con una legge elettorale che consenta ai valdostani di scegliere una maggioranza ratificata, che dia le risposte e porti avanti i dossier». Baccega cita le questioni di ospedale, aeroporto, liste d'attesa, sanità, vigili del fuoco, povertà, sfratti. «Abbiamo effettuato un'azione significativa di opposizione sui temi e lo saremo ancora di più e con maggiore forze dopo le vicende di questi giorni», promette.

Anche il capogruppo della Lega Manfrin torna su quanto accaduto in Consiglio regionale e sullo stallo politico. L'auspicio, dice, è che «si esca da una logica del "mettiamoci tutti assieme per andare contro qualcuno" e si parli finalmente di problemi e di proposte. Quello che mancava nel programma posto all'attenzione del Consiglio erano le modalità con le quali trovare soluzioni. E' giusto scrivere che si vogliono risolvere i problemi della Valle d'Aosta, ma bisogna anche scrivere come si intende farlo».

 

 

Marco Camilli

 

 

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