«Tutte le Regioni governate dal centrosinistra hanno votato contro. La Regione Autonoma Valle d'Aosta come al solito non si è opposta»
«Tutte le Regioni governate dal centrosinistra hanno votato contro. E la Regione Autonoma Valle d'Aosta? Come al solito non si è opposta, se servisse ulteriore prova di come a comandare siano solo gli unionisti, che si appiattiscono sulla linea di Bolzano, come già avviene in Parlamento». Lo afferma Adu (non Valle d'Aosta aperta come indicato in precedenza) commentando il parere positivo (con 4 voti contrari) al disegno di legge sull'autonomia differenziata emerso dalla Conferenza Stato - Regioni.
«Con questa mediocre classe politica locale, più autonomia rischia di trasformare le comunità in feudi di piccoli boss», afferma Adu ricordando le preoccupazioni delle associazioni dei Comuni riguardo al «neo centralismo regionalista» e i timori che il disegno di legge Calderoli possa «spaccare l'Italia».
«La procedura di realizzazione di questa riforma prevede, tra l'altro - dichiara ancora il movimento -, un ruolo fondamentale in capo al Governo, anziché al Parlamento, con il rischio che i LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni, ovvero soglie minime di servizi da garantire su tutto il territorio nazionale) siano definiti secondo logiche liberiste, privilegiando l'equilibrio di bilancio e la spesa storica (chi ha di meno, continuerà ad avere di meno). Il contrario di quanto previsto dalla Costituzione rispetto a diritti incomprimibili come Salute e Istruzione».
«E il Partito Democratico Valle d'Aosta? E i vari Andrea Padovani e Alberto Bertin? Muti come al solito. Troppo impegnati a scrivere nel modo giusto il nome del nuovo presidente Testolin», conclude il movimento.
redazione
