Il movimento interviene sul trasferimento temporaneo di personale dal J.B. Festaz all'ospedale Parini
"Piccole toppe ai grandi buchi della Sanità valdostana". Così Valle d'Aosta Aperta interviene sulla situazione della sanità pubblica regionale. In una nota il movimento politico si concentra in particolare sulle dichiarazioni dell'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, a proposito dei risultati raggiunti con l'accordo firmato per il trasferimento temporaneo di 7 tra infermieri e 11 OSS da alcuni settori del J.B. Festaz di Aosta (la Rsa e l'Uap) alla Neurologia del Parini durante i lavori di realizzazione dell'ospedale di comunità nella casa di riposo aostana.
"Un terzo degli infermieri in servizio presso l'Rsa del J.B. Festaz ha deciso di non sottoscrivere l'intesa con validissime motivazioni", afferma VdA Aperta. "Inoltre, i risultati più eclatanti sono l'esternalizzazione della struttura di Variney, il trasferimento di pazienti fragili del setting di UAP (pazienti che, a causa di malattia stabilizzata, sono in stato di completa dipendenza, oppure hanno un grado di autonomia minima, in coma o stato vegetativo persistente, insufficienza respiratoria cronica con necessità di ventilazione assistita, sclerosi multipla, pazienti oncologici in fase di malattia tale da comportare un'importante dipendenza assistenziale e in attesa di essere trasferiti all'hospice), oltre che lavori rumorosi e impattanti per gli ospiti del Nucleo Alzheimer, rimasti al J.B. Festaz accanto".
Secondo VdA Aperta, per l'ospedale di comunità poteva essere fatte scelte "meno impattanti", per esempio utilizzando la struttura di via Brocherel che "continua a essere vuota".
"Non crediamo - si legge ancora nella nota - che la riqualificazione del J.B. Festaz per trasformarlo in un Ospedale di comunità sia un'opportunità e che, nel caso di scelte diverse, il personale dell'RSA e dell'UAP non avrebbe avuto un'occupazione".
redazione