Discussa in consiglio Valle una interpellanza della Lega sull'assenza di nullaosta igienico-sanitario della sede usata fino al mese scorso
La precedente sede della casa rifugio L'Arcolaio, servizio rivolto a donne maltrattate, era sprovvista di nulla osta igienico-sanitario. Lo ha confermato l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, rispondendo in consiglio regionale a una interpellanza del gruppo Lega VDA.
Il capogruppo Andrea Manfrin ha ripercorso quanto accaduto nei mesi passati. «Il 1° giugno scorso i Carabinieri si sono recati presso la struttura e hanno raccolto le segnalazioni delle ospiti che lamentavano importanti carenze igienico-sanitarie dell'appartamento. Nei giorni successivi i Nas rilevavano alcune criticità e richiedevano dei documenti alla società gestrice e il Dipartimento di prevenzione igiene e sanità pubblica dell'Azienda Usl, dopo un sopralluogo, rilevava che la struttura era sprovvista di nullaosta igienico sanitario per le strutture socio-assistenziali. Interpelliamo quindi il Governo - ha proseguito Manfrin - per sapere se sia stato condotto un approfondimento sulla struttura a fronte delle criticità sollevate e quali azioni si intendono intraprendere per evitare il ripetersi di queste situazioni».
Marzi ha spiegato che dal 30 settembre L'Arcolaio si è spostata in una nuova sede. Quest'ultima è «molto più adeguata rispetto alla precedente» e, soprattutto, ha il nulla osta igienico-sanitario. «Non ci sono ad oggi segnalazioni di criticità».
«Promuoviamo molte iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne - ha replicato il capogruppo della Lega VdA -, ma quando una donna è vittima di violenza, la mettiamo in una struttura non idonea. Mi auguro che questa sia stata una brutta parentesi e che tali fatti non si ripetano più».
redazione