Facilitata la partecipazione ai concorsi: niente più inglese e deroghe sulle lauree richieste. Il provvedimento però non è definitivo
Il Consiglio Valle ha approvato oggi con 19 voti a favore e 15 astensioni la legge regionale sul reclutamento dei segretari per gli enti locali della Valle d'Aosta.
Il presidente della Commissione "Istituzioni e Autonomia" Erik Lavevaz (UV) ha spiegato: «Da un lato andiamo a risolvere una contingenza, dall'altro approviamo una legge che credo non sarà definitiva. Abbiamo una riforma più complessa e articolata che, quando e se (spero a breve termine) sarà approvata, potrà avere conseguenze nell'ambito dei segretari comunali».
Il provvedimento mira a risolvere almeno in parte il problema della mancanza di segretari comunali. Facendo riferimento ai rilievi mossi dai gruppi Rassemblement e Pcp, Lavevaz ha confermato che «un ragionamento più ampio sulla figura dei segretari comunali e sulla dirigenza del comparto unico è attuale e necessario» visto il duplice ruolo di manager e di tecnico.
La legge approvata accoglie alcune richieste arrivate dai sindaci, come l'apertura al corso-concorso a coloro hanno esperienza pregressa come segretario comunale, ma non sono in possesso delle lauree richieste dalla selezione. Eliminato, poi, il prerequisito della conoscenza dell'inglese, un aspetto che ha ostacolato la riuscita del precedente concorso-concorso. «L'inglese è importante - ha dichiarato il presidente della Commissione -, ma ci sembra di poter accogliere la richiesta dei Comuni vista l'urgenza del momento». Un altro emendamento inserito in legge posticipa a dopo le prossime elezioni generali comunali (nel 2025) il conferimento degli incarichi. «Una cosa di buon senso», ha commentato Lavevaz.
I gruppi di opposizione hanno confermato le perplessità sul continuo ricorso a provvedimenti tampone che non riescono a risolvere in modo definitivo il problema della carenza di queste figure importantissime per i Comuni.
Il gruppo Rassemblement ha presentato un ordine del giorno per intervenire entro sei mesi in ambito di dirigenza regionale e di segretari comunali per meglio regolare l'interscambio dei due ruoli. La proposta è stata respinta con 19 astensioni e 15 voti a favore (su 34 votanti).
E.G.