Ospedale Parini, Marzi: consapevoli che il cantiere causerà disagi

Lucianaz (RV): «cantiere posto a pochi metri da reparti critici dell'ospedale»

OspedaleL'assessore alla Sanità, Carlo Marzi, ha parlato oggi in Consiglio regionale delle future attività di cantiere per ampliare l'ospedale regionale U. Parini. Rispondendo ad una interrogazione del gruppo Rassemblement riferita alle vibrazioni provocate dall'uso di macchinari pesanti nei lavori per le nuove centrale tecnologiche, l'assessore ha spiegato che l'avanzamento dei lavori sarà sotto costante monitoraggio.

«Siamo perfettamente consapevoli - ha detto Marzi - che il cantiere inserito nel contesto urbano recherà inevitabilmente anche disagi. Questo aspetto è stato più volte oggetto di approfondimento nell'ambito del Tavolo di lavoro tecnico costituito con il Comune di Aosta e Siv».

L'assessore ha approfondito la questione degli accorgimenti adottati per ridurre i problemi provocati dal cantiere e in particolare del moto vibratorio che, come evidenziato dal consigliere di Rassemblement Diego Lucianaz, «sarà originato dal cantiere posto a pochi metri da reparti critici dell'ospedale».

«La relazione preliminare di impatto vibrazionale - ha chiarito l'assessore - è stata redatta dal coordinatore per la sicurezza e contiene la valutazione degli impatti vibrazionali degli interventi previsti nell'ambito del cantiere di realizzazione del corpo G3». Gli scavi per la realizzazione delle centrali saranno protetti da pali di contenimento che dovranno disperdere le vibrazioni. «Per la sua realizzazione, i progettisti hanno individuato la tipologia di perforazione ad elica e l'attività di perforo verrà condotta in serie per un singolo palo alla volta e consentirà così di contenere gli impatti vibrazionali rispetto alle attività e ai servizi dell'ospedale. Questa parete costituirà già di per sé una efficace schermatura rispetto alle vibrazioni generate dalla fase di scavo: fase che risulterà molto frazionata nel tempo, e quindi in generale poco impattante». Saranno poi utilizzati macchinari «di ultima generazione, molto performanti e a ridotto impatto acustico/ambientale» e «tutti gli edifici circostanti saranno oggetto di attento monitoraggio delle vibrazioni ante, durante e post opera».

«In questo cantiere - ha replicato Lucianaz - la fossa sarà a dieci metri magari dall'area della Rianimazione per le urgenze, però avremo attività di scavo e di sbancamento che andranno contro la struttura di Rianimazione e delle sale chirurgiche. Lo sbancamento prevede oltre 600 metri quadri di terreno rimosso con bulldozer. La vedo difficile che la parete di contenimento possa schermare le vibrazioni». Ancora il consigliere: «siamo curiosi di vedere i risultati del monitoraggio». 

 

Clara Rossi

 

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