Il CRE accusa: «Decisione irragionevole e contraria allo spirito democratico, penalizzerà la partecipazione popolare»
Il Comitato per la Riforma Elettorale annuncia un ricorso al Tar della Valle d'Aosta contro la decisione di far svolgere il referendum sulle tre preferenze nel periodo di Ferragosto.
«La decisione del presidente della Regione di fissare la consultazione per il 10 agosto è del tutto irragionevole e contraria allo spirito democratico», dice il CRE. «Il presidente avrebbe potuto scegliere una data compresa tra l’estate e l’inizio di ottobre, ma ha invece optato per la settimana di Ferragosto – un periodo tradizionalmente escluso dalla normativa statale e regionale per lo svolgimento di referendum per ragioni evidenti di partecipazione e funzionalità, facendo finta di ignorare che non si è mai votato ad agosto nella recente storia Italiana Repubblicana».
Il Comitato evidenzia come nel decreto di indizione del referendum la scelta di domenica 10 agosto non sia motivata, ma che la data finirà per «penalizzare gravemente la partecipazione popolare, aumentare i costi pubblici (escludendo l’election day di settembre) e creare una sovrapposizione assurda e si considera, inoltre che, nelle settimane precedenti il 10 agosto forze politiche e cittadini sono impegnati nella definizione delle candidature e dei programmi per le regionali e per le amministrative in 64 Comuni valdostani».
Il CRE dunque «contesta con forza» la scelta «quanto mai improvvida» di Testolin di far svolgere il referendum ad agosto e comunica in una nota di aver «affidato a un collegio di legali il compito di predisporre un ricorso al Tar affinché venga annullata la scelta del 10 agosto e venga individuata una data più coerente con i principi di legalità, partecipazione e buon senso istituzionale».
Marco Camilli