Concluse le consultazioni dell'UV per la formazione della nuova Giunta in vista della prima seduta del Consiglio Valle
Si è concluso il giro di consultazioni da parte della Commissione politica dell'UV in vista della formazione del nuovo governo regionale. Il mouvement nelle ultime ore ha visto separatamente i partiti del centrodestra.
E, secondo quanto riferito all'Ansa dal commissario di FdI Enzo Amich, l'incontro è stato «sicuramente costruttivo».
Una maggioranza a 24
Secondo quanto riferito all'Ansa dal commissario Enzo Amich, l'incontro con l'UV di Fratelli d'Italia è stato «sicuramente costruttivo». Il commissario ha spiegato all'agenzia di aver proposto, in collegamento da remoto, una maggioranza che guarda verso destra composta dunque da Union Valdôtaine, i quattro consiglieri di Fratelli d'Italia, i quattro della lista Forza Italia-Renaissance e i tre della Lega VdA.
«Ho ribadito l'importanza di avere una coalizione che, insieme al centrodestra, garantirebbe una maggioranza di 24 persone - ha riferito Amich -. Un governo regionale forte, facendo squadra con il governo nazionale, riuscirebbe a portare a casa le politiche che servono alla regione stessa».
L'UV si riunisce
La decisione sulla futura maggioranza andrà presa entro il 28 ottobre, data di insediamento del nuovo Consiglio Valle e di nomina della Giunta e del presidente della Regione. L'UV si dovrà riunire in questi giorni per valutare l'esito delle diverse consultazioni.
Sul tavolo anche la questione del tredicesimo consigliere dopo l'annunciata istanza da parte di AVS per rivedere l'assegnazione dei seggi. Con un gruppo composto da tredici membri, l'UV potrebbe avviare la legislatura contando su una maggioranza a 19 interamente autonomista in accordo con gli Autonomisti di Centro. Senza tredicesimo seggio la maggioranza così configurata scenderebbe a 18, il minimo indispensabile per potersi definire tale. Esponendosi così però ulteriormente al rischio dei franchi tiratori che, nella recente storia politica della Valle d'Aosta, non si sono mai tirati indietro.
Marco Camilli