A maggioranza il Consiglio Valle ha bocciato la mozione del M5s
AOSTA. "Proporre immediatamente un atto di intervento ad adiuvandum nel giudizio di legittimità costituzionale, in via principale, proposto dalla Regione Puglia innanzi alla Corte costituzionale sulla "Buona scuola": questo chiedeva la mozione presentata dal M5s in Consiglio Valle e bocciata a maggioranza. I voti contrari sono stati 20 (Uv, Sa e Pd-Svda) e quelli a favore 14 (M5s, Uvp e Alpe).
«I motivi per cui vorremmo sostenere l'intervento della Puglia è politico - ha spiegato Roberto Cognetta (M5s) -: la riforma è in contrasto con la Costituzione perché sottrae delle competenze alle Regioni».
L'assessore all'istruzione Rini ha annunciato il voto contrario della maggioranza: «alcuni aspetti della riforma sono fortemente innovativi, su altri nutriamo delle perplessità: stiamo portando avanti un processo di adattamento plasmato sulla nostra realtà, sul nostro modello di scuola e da lì partiremo per cogliere le sfide che questo progetto comporta.»
Dagli altri due gruppi di minoranza è invece arrivato il sostegno alla mozione. «Roma è spesso descritta come uno spauracchio - ha detto Chantal Certan (Alpe) -, ma poi siete ben contenti di farvi fotografare con esponenti politici con cui siglare intese e, con questa di luglio 2015 con il Ministro, la maggioranza regionale si è legata le mani e più di tanto non potrà ancora fare.» Laurent Viérin (Uvp) ha aggiunto: «siamo sempre stati contrari ad una riforma che di buono ha ben poco. Una Regione a Statuto ordinario ha avuto il coraggio di impugnarla. Lo schema regionalista è in vigore dal 1970, ma oggi subisce attacchi da parte dello Stato: c'è un approccio di approssimazione».
redazione