Home restaurant, approvata risoluzione per regolamentare l'attività in Valle d'Aosta

Home restaurant, approvata risoluzione per regolamentare l'attività in Valle d'Aosta

 

Unanime il "sì" ad una risoluzione per normare l'attività di ristorazione a domicilio

AOSTA. Carpooling, home sharing e ora home restaurant. Tre attività diverse, ma con un importante denominatore comune: privati cittadini che si organizzano tra loro per viaggiare, soggiornare e mangiare risparmiando e approfittando di portali internet specializzati, in diretta concorrenza con attività commerciali "tradizionali" come taxi, alberghi e ristoranti.

Anche in Valle d'Aosta queste novità stanno prendendo piede e l'ultima è l'home restaurant, un'attività di ristorazione a domicilio tra privati che non piace ai professionisti della ristorazione. Oltre a non pagare le tasse come una normale attività commerciale, i privati che organizzano cene a casa propria non devono rispettare tutti quegli obblighi (a cominciare da quelli igienici) imposti invece ai professionisti e possono permettersi di applicare prezzi altamente competitivi.

Della nuova moda si è occupato ieri anche il Consiglio regionale. All'unanimità l'assemblea ha approvato una risoluzione sottoscritta da tutti i gruppi per normare l'home restaurant e introdurre, per i ristoratori a domicilio, obblighi almeno in parte simili a quelli che devono rispettare i professionisti. In particolare la risoluzione avvia un percorso di modifica della legge regionale 1/2006 che disciplina le attività di somministrazione di alimenti e bevande ed il relativo regolamento di applicazione per tutelare la salute pubblica e garantire forme di commercio leali e corrette tra gli operatori del settore.

 

C.R.

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