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Appalti pubblici, la Regione aggiorna le disposizioni sulle funzioni di committenza

Approvata una disciplina temporanea adeguata al nuovo codice degli appalti

 

Con l'entrata in vigore da luglio del nuovo codice degli appalti, la Giunta regionale aggiorna le disposizioni sulla centralizzazione delle funzioni di committenza dei contratti pubblici.

In Valle d'Aosta operano due centrali di committenza: la società in house InVa attraverso la Cuc (Centrale Unica di Committenza) e la Regione come Sua VdA (Stazione Unica Appaltante). Mentre InVa è considerata già qualificata rispetto alle procedure dell'Autorità nazionale anticorruzione, la Regione con la sua Stazione Unica Appaltante e il Comune di Aosta, in qualità di capoluogo di provincia, hanno una qualifica "con riserva" fino al 30 giugno 2024.

Il nuovo codice degli appalti "incide radicalmente sul quadro normativo regionale", si legge nella delibera approvata dall'esecutivo regionale. L'amministrazione dovrà quindi approvare una nuova disciplina regionale e, nel frattempo, adotta alcune modifiche temporanee "sia per coordinare le modalità di centralizzazione da parte delle strutture organizzative regionali e degli enti convenzionati alla data di approvazione della presente deliberazione, sia per adeguare le disposizioni organizzative dei relativi procedimenti di gara, che consenta alle centrali di committenza regionali sopra richiamate (INVA/CUC e SUA VdA) di procedere in continuità".

«La volontà del governo regionale è quella di procedere in continuità con quanto sviluppato negli ultimi 10 anni», ribadisce l'assessore alle opere pubbliche Davide Sapinet. Il sistema finora utilizzato «ha consentito di rendere più razionale ed efficiente lo svolgimento delle procedure stesse, riducendo a pochissimi casi il contenzioso, rendendo più omogenee, sia per gli operatori economici che per le strutture la partecipazione agli affidamenti e semplificando le procedure nel loro complesso. Inoltre, nel settore dei lavori pubblici sono stati raggiunti anche obiettivi rilevanti in termini di valorizzazione delle competenze locali».

Per il futuro, la nuova normativa regionale sarà elaborata in collaborazione con il Celva e «regolamenterà in maniera più organica le modalità di centralizzazione delle procedure di affidamento», aggiunge Sapinet.

 

 

Clara Rossi

 

 

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