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Le dimissioni della Giunta Rollandin: un gioco di potere che non guarda agli interessi dei valdostani

Le dimissioni della Giunta Rollandin: un gioco di potere che non guarda agli interessi dei valdostani

 

"Tutto deve cambiare affinché nulla cambi"

AOSTA. Questa mattina si sono dimessi sette assessori su otto della Giunta Rollandin. Mentre la maggioranza trasversale dei consiglieri regionali si accingeva a giocare una partita a carte con il presidente Rollandin per far dimettere l'assessore Perron o lo stesso presidente della Giunta, Rollandin ha risposto con una interessante contromossa di scacchi arroccando il suo "re".

Le dimissioni di (quasi) tutti gli assessori di fatto non cambia l'attuale gestione del potere in Valle d'Aosta. La Giunta continuerà a riunirsi per gestire gli affari ordinari e Rollandin ha aumentato il suo potere gestionale acquisendo le deleghe ad interim. L'unico assessore a non dimettersi è, non a caso, Laurent Viérin dell'Uvp, che probabilmente non ha voluto accettare questo sottile e astuto gioco politico poiché la sua posizione critica nei confronti del presidente non glielo avrebbe permesso.

Alla riapertura dei lavori del consiglio regionale, dopo la prima sospensione, ci sono state varie prese di posizione da parte di alcuni consiglieri regionali. Spicca il commento del consigliere del M5s Cognetta che, rivolgendosi a tutti i valdostani, ha definito le dimissioni «una presa in giro» poiché nulla cambia nella sostanza e, rivolgendosi al presidente che non ha presentato le dimissioni, lo ha sollecitato chiedendo se «lei si crede veramente indispensabile?».

Altro momento significativo del breve dibattito è stato il botta e risposta tra Rollandin e l'unico assessore non dimissionario. Il primo ha affermato di non aver avuto la possibilità negli ultimi giorni di parlare con il suo assessore e la risposta (ironica) di Viérin si riassume così: ci siamo visti alla festa dell'Autonomia domenica scorsa, abbiamo anche scambiato due parole ma posso capire che il mio assessorato, non essendo all'interno del Palazzo regionale, possa aver creato difficoltà a Rollandin nel rintracciarmi.

Oggi si sta scrivendo un'altra triste pagina della politica valdostana. In quanto sta accadendo non c'è nessuna traccia della salvaguardia degli interessi dei valdostani. Stiamo assistendo all'ennesimo scontro di caste e di potenti.

Viene alla mente la famosa frase de "Il Gattopardo", alla quale Rollandin sicuramente si è ispirato, "tutto deve cambiare affinché nulla cambi".

 

Marco Camilli

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