Welfare, gruppo di lavoro interistituzionale sul "fattore famiglia"

Welfare, gruppo di lavoro interistituzionale sul "fattore famiglia"

 

Coinvolti assessorati e Forum delle Famiglie. Arcigay Valle d'Aosta: noi esclusi ma legge chiede pari dignità per tutti

AOSTA. Analizzare le modalità ed i tempi di introduzione del "fattore famiglia" nel calcolare le modalità di accesso ai servizi e alle prestazioni pubbliche. E' questo il compito dato al gruppo di lavoro interistituzionale costituito con provvedimento approvato ieri dal governo valdostano.

"Negli ultimi mesi - spiega l'assessorato regionale alla sanità, salute e politiche sociali - si è intensificato il dibattito a livello nazionale attorno al fattore famiglia quale strumento di calibratura dell'accesso ai servizi e alle prestazioni, che ponderi con puntualità i differenti carichi di ciascuna famiglia secondo la complessità dei bisogni e le modalità di composizione del nucleo familiare stesso. Anche la Valle d'Aosta, onorando un impegno assunto nella legge finanziaria 2017-2019, apre un confronto per studiare l'applicabilità di strumenti da affiancare - senza eluderlo - all'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) che permettano a famiglie con minori, persone non autosufficienti e con disabilità di essere maggiormente tutelati rispetto ai bisogni di sostegno, assistenza e cura".

Il progetto vede collaborare gli assessorati regionali delle politiche sociali, del lavoro, dell'istruzione e cultura, delle opere pubbliche e del turismo. Nel gruppo in particolare rientrano i rappresentanti del Forum delle Famiglie e i dirigenti regionali dei diversi assessorati.

L'iniziativa registra però già il disappunto dell'Arcigay Valle d'Aosta che parla apertamente di discriminazione. "Ci spiace non essere stati presi in considerazione da parte della Giunta Regionale per "Fattore Famiglia" nonostante sia proprio di famiglia che si parla, in tutte le sue eccezioni - dice il presidente Samuele Tedesco -. L'esclusione subita si verifica come una discriminazione, non basta infatti solo accendere un monumento (Porta Praetoria, ndr) per far sì che la società cambi, sono necessarie delle azioni! Con alcuni consiglieri regionali sono iniziate le consultazione per la modifica alla legge regionale sulla famiglia. Speriamo questa possa andare in porto per essere, finalmente, al pari di quello che la legge nazionale chiede: pari dignità per tutte le famiglie".

 

Elena Giovinazzo

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