Valle d'Aosta, una sanità pubblica che sprofonda tra vergogne e misteri

Mentre il valdostano soffre e si arrende, la politica indifferente tira avanti

Prenotazioni

Un altro articolo, un altro racconto sulla situazione della sanità in Valle d'Aosta. Ci contatta una nostra lettrice che, spiega, soffre di dolori fortissimi alla schiena e alle gambe al punto da avere difficoltà a camminare. Si rivolge al medico che le prescrive una visita all'ortopedico il quale, dopo averla visitata, le prescrive un esame urgente che richiede l'uso della risonanza magnetica. Fino a qui tutto nella norma. Poi arrivano le brutte notizie.

Acciaccata e dolorante, la signora si reca agli sportelli dell'ospedale Parini per prenotare l'esame: l'appuntamento viene fissato per il 21 maggio 2024. Come potrà sopportare il forte dolore fino a maggio del 2024? Le viene un'idea: capire se è possibile effettuare l'esame "a pagamento". Ed ecco la risposta: è possibile. Pagando 302 Euro la lista di attesa scompare e il sistema dell'Usl Valle d'Aosta rivela che c'è un posto disponibile per il 26 novembre 2023. La signora decide però di non accettare quella che considera una ingiustizia e, malgrado i dolori e la difficoltà a muoversi, chiede e ottiene la prenotazione a Torino per il 29 novembre 2023.

La nostra lettrice ci mostra i fogli delle prenotazioni, che vi riportiamo oscurando i dati sensibili. Stessa impegnativa, stessa risonanza, stesso ospedale. Versando 302 Euro il posto c'è subito. Senza i 302 Euro il primo posto disponibile è dopo cinque mesi. Inutile aggiungere altro: la situazione della sanità pubblica si commenta da sé. Tutto questo mentre tante persone in difficoltà soffrono, ma soprattutto si arrendono al più forte che si chiama classe politica valdostana.

 


Marco Camilli

 

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