Rilevati focolai in allevamenti di bovini in Alta Savoia
Una parte del territorio nell'area del colle del Piccolo San Bernardo rientra nella "zona di sorveglianza" speciale della Dermatite nodulare contagiosa, la malattia virale che colpisce i bovini nota anche come Lsd-Lumpy skin disease. Non sono stati individuati capi infetti in Valle d'Aosta, tuttavia alcuni focolai sono stati registrati in Alta Savoia. La "zona di sorveglianza" si estende per un raggio di 50 chilometri dagli allevamenti francesi interessati dalla malattia e comprende quindi anche una porzione di territorio valdostano.
«Questa classificazione comporterà l’attivazione di specifiche misure restrittive, che saranno dettagliate e rese ufficiali al momento della comunicazione formale da parte del Ministero», fa sapere l'assessorato regionale della Sanità.
Dopo il primo incontri dei giorni scorsi, l'amministrazione regionale ieri si è confrontata con gli operatori del settore per fare il punto della situazione sulle misure in corso di definizione.
L'assessorato della Sanità spiega di aver già inoltrato una nota al Ministro della Salute «rappresentando con urgenza la necessità di tutelare gli allevatori rispetto alla situazione di blocco delle movimentazioni verso la Francia dei capi italiani, e in particolare valdostani, e la gravità della situazione legata ai focolai di dermatite nodulare contagiosa (LSD) già presenti in Francia e in territori prossimi al confine italiano e in costante avvicinamento, nella necessità di tutelare nel territorio valdostano un patrimonio genetico prezioso da salvaguardare».
C.R.