La Valle d’Aosta, anche se è una regione italiana conosciuta maggiormente per le sue splendide montagne e le sue piste da sci, vanta una bella tradizione nel gioco d’azzardo grazie al Casinò di Saint-Vincent. Il Casinò, ancora oggi attivo, ha mantenuto, infatti, intatto il suo fascino nonostante la popolarità dei siti di poker e, negli anni, ha reso celebri alcuni giocatori diventati poi professionisti.
I migliori giocatori di poker in Valle d’Aosta
Non c’è niente da fare: il richiamo del tavolo da gioco reale è ancora inviolato, anche ai giorni nostri in cui la poker room migliore, tra le tante che è possibile trovare nei siti di poker online, è molto popolare. Certo, giocare dal vivo e giocare online sono modi di approcciare al gioco simili ma differenti e va da sé che, con l’era digitale, le piattaforme online abbiano tanti iscritti e una notevole diffusione.
In Valle d’Aosta, regione in cui è presente il Casinò di Saint-Vincent, abbiamo avuto, negli anni, un bello sviluppo del gioco d’azzardo online ma anche un mantenimento della tradizione con la crescita di nomi importanti del gioco del poker, vincitori di alcuni eventi internazionali. Alcuni di questi campioni sono nati nella Valle e hanno partecipato a tanti tornei.
Davide “Deadmoney” Greco
Davide Greco, conosciuto con il soprannome di “Deadmoney” è uno dei giocatori più conosciuti. Noto per la capacità di mantenere la calma sotto pressione, è famoso sia per aver partecipato a tornei dal vivo sia per aver vinto a poker online soldi veri guadagnandosi il rispetto della comunità.
Roberto “Cece” Capece
Roberto Capece, più noto come “Cece” ha iniziato a bazzicare i siti di poker online da molto giocane. Dopo essere diventato professionista nel 2011, ha vinto circa 70mila euro nel 2014, anno in cui ha ottenuto i migliori risultati. Capece, che preferisce il gioco online a quello dal vivo, non si definisce un professionista del poker ma un appassionato.
Gabriele Noto
Un altro nome importante è Gabriele Noto, specializzato nel poker online. Noto ha vinto più di 10mila euro nella sua carriera, diventando un apprezzatissimo giocatore in rete, uno di quelli con maggiore sangue freddo e con un grande capacità strategica.
Dove giocare a poker in Valle d’Aosta e in quali tornei
Abbiamo già scritto che il Casinò di Saint-Vincent è una vera e propria istituzione per gli appassionati di gioco d’azzardo valdostani e non solo. Costruito nel 1947 è stato, infatti, sia teatro di Una voce per l’estate, concorso canoro famosissimo negli anni passati, che de La grolla d’oro, uno dei più importanti premi cinematografici italiani. Il casinò, ancora oggi in funzione, è uno splendido complesso in cui le sale sono tanti, i tavoli da poker, roulette, baccarat, blackjack, sono centinaia così come molte sono le slot fisiche presenti. Complici un bar di alto livello e un ristorante di qualità, il Casinò viene considerato un’esperienza a 360 gradi.
Per quanto riguarda i tornei, il Casinò di Saint-Vincent ha una serie di eventi annuali che permettono, ai giocatori, di potersi cimentare nelle varie discipline. Abbiamo, infatti, il torneo di Texas Hold’em, il torneo di Chemin de Fer così come quello di blackjack, tutte alternative molto valide al gioco online che, però, resta il modo preferito tra i giocatori.
Le differenze più corpose tra i siti per giocare a poker, a blackjack, alla roulette e un casinò dal vivo stanno proprio nella socializzazione, nell’organizzazione di un evento, appunto, a cui doversi preparare in presenza. Se da una parte i siti di poker online concessionari a distanza hanno permesso di poter raggiungere milioni di persone in ogni parte del mondo, con la possibilità di giocare a qualunque ora, resta l’allure di una serata al casinò, vestito elegante, con un buon calice di vino, un buon piatto da mangiare e gli altri giocatori che diventano compagni della serata.
Il fascino di una sera al casinò è, dunque, ancora in vita con tanti appassionati che organizzano un weekend fuori porta in cui poter giocare. I siti online restano, comunque, molto comodi e hanno permesso un’espansione capillare del gioco nella quotidianità, impensabile fino a qualche tempo fa.
