L’illuminotecnica è la disciplina che studia e soprattutto progetta l’illuminazione degli ambienti, naturale o artificiale, con l’obiettivo di garantire condizioni visive ottimali.
È una componente essenziale in ambito domestico, ma riveste un ruolo ancora più importante nei contesti commerciali e industriali, dove la luce deve coniugare funzionalità, sicurezza ed estetica.
Differenza tra illuminotecnica funzionale e decorativa
Prima di comprendere come progettare la illuminotecnica per un ambiente, bisogna focalizzarsi sulle differenze tra illuminotecnica funzionale e quella decorativa. Quest’ultima si concentra sull’estetica e sull’atmosfera degli ambienti, contribuendo a personalizzare spazi residenziali ed a valorizzare l’architettura interna.
Nello specifico, in un progetto di illuminotecnica decorativa, i corpi luminosi vengono posizionati per creare dei giochi visivi, mettere in risalto alcuni punti dell’ambiente e creare spazi accoglienti e funzionali. Quella funzionale, invece, ha come obiettivo principale quello di garantire comfort visivo e sicurezza negli spazi pubblici e professionali (come uffici, scuole, ospedali o ambienti industriali).
In questi contesti è fondamentale scegliere sorgenti luminose di alta qualità, in grado di adattarsi perfettamente alle necessità delle attività da svolgere, garantendo una luce adeguata e funzionale.
Progettazione
Dopo aver capito la distinzione tra illuminotecnica decorativa e funzionale, è possibile passare alla fase della progettazione, in base alle esigenze specifiche dell’ambiente da illuminare.
Per prima cosa, è necessario effettuare un’analisi preliminare, fondamentale per definire una soluzione efficace e coerente con gli obiettivi dello spazio. Questa fase include la valutazione dei compiti da svolgere nell’ambiente, lo studio accurato delle aree da illuminare e la conoscenza dei vincoli normativi, tecnici ed economici.
Un consiglio è suddividere gli spazi in base alle zone e illuminarli di conseguenza. In un ufficio, ad esempio, è possibile distinguere tra le aree di accoglienza, le postazioni operative, le sale riunioni ecc., e per ciascuna bisogna adottare un tipo di illuminazione diversa.
Scelta dei corpi luminosi
Il terzo step della progettazione illuminotecnica è la scelta dei corpi che comporranno l’illuminazione. Bisogna, però, prima individuare tutti i parametri, in conformità con le normative in vigore ed eventuali vincoli.
Sulla base di queste considerazioni, si può individuare il tipo di illuminazione più adeguato, scegliendo tra luci dirette o indirette, regolabili, a LED o fluorescenti, ecc., tenendo conto anche della resa cromatica e della distribuzione della luce.
Ad ogni modo, il posizionamento dei corpi luminosi deve essere bene omogeneo, evitando zone con scarsa illuminazione o, al contrario, aree eccessivamente illuminate.
Posizionamento delle luci
L’ultima fase del progetto riguarda l’implementazione del layout delle luci, che prevede il posizionamento e l’installazione delle sorgenti luminose nei punti stabiliti. Dopo aver completato questa operazione, si passa alla verifica dell’illuminazione complessiva.
Questo passaggio è fondamentale per assicurarsi che l’illuminazione sia conforme agli obiettivi iniziali. Per farlo, è necessario utilizzare appositi strumenti di misurazione, come il luxmetro, che permette di monitorare i livelli di illuminazione presenti nell'ambiente.
I valori ottenuti devono poi esser confrontati con quelli previsti nel progetto, in modo da garantire che l’intensità della luce sia quella desiderata e che il sistema illuminotecnico sia efficiente. In caso di necessità, si possono apportare eventuali modifiche per correggere le problematiche.