Il sistema dovrebbe creare una barriera odorosa che evita ad animali come i cinghiali di avvicinarsi e danneggiare vigneti e colture
Parte da Châtillon la sperimentazione avviata dall'amministrazione regionale per salvaguardare la colture dalla fauna selvatica utilizzando dissuasori olfattivi. I primi dieci dispositivi sono stati installati e altri verranno posizionati tra settembre e ottobre in aree dove altri sistemi non sono stati in grado di evitare danni alle colture, ai vigneti, ai frutteti.
I dissuasori, spiega l'assessorato regionale dell'Agricoltura, funzionano con un repellente a base di una sostanza sintetica facile e sicura da maneggiare e che mantiene inalterata le sue qualità per un periodo variabile da 4 a 6 mesi, a seconda del luogo. I supporti sono installati a venti metri di distanza dall’area che si intende proteggere direttamente dove i cinghiali o i tassi hanno la loro abituale area di rifugio e creano una sorta di barriera odorosa che tiene lontani gli animali.
In base ai risultati che emergeranno in seguito alla sperimentazione di questo prodotto, l'assessorato valuterà se utilizzarlo anche nei punti di attraversamento della fauna selvatica sulle strade regionali per evitare incidenti con i veicoli.
Clara Rossi